REDAZIONE SIENA

Stanze degli abbracci Quegli affetti ritrovati

La riapertura nelle rsa provoca entusiasmo per ospiti e familiari. Dieci visite al giorno al Campansi. da lunedì alla domenica

I 15 minuti più importanti della giornata per gli ospiti delle rsa sono quelli in cui riescono a incrociare lo sguardo dei propri cari, anche se attraverso un telone plastificato. La lontananza dalla famiglia è difficile, a maggior ragione se una pandemia impedisce qualsiasi tipo di attività e di incontri, rendendo le giornate tutte uguali. È come se il tempo non passasse mai e questo mese senza visite (bloccate in seguito ai contagi nel mese di marzo) deve essere sembrato lunghissimo. Ecco quindi che la riapertura delle stanze degli abbracci è motivo di gioia.

"La chiusura, purtroppo, è stata necessaria – spiega Mario Valgimigli, presidente dell’Asp città di Siena –. Questo periodo di stop aveva suscitato un po’ di malessere da parte dei familiari, ma non si poteva fare altrimenti, dovevamo attenerci alle norme. La scorsa settimana, finalmente, siamo riusciti a riaprirle, con grande entusiasmo di ospiti e parenti". Dieci visite al giorno al Campansi, da lunedì alla domenica, mentre nelle altre due strutture, Butini Bourke e Caccialupi, si oscilla dalle 3 alle 8 visite quotidiane. Ad eccezione dei soggetti con gravi disabilità fisiche o psichiche, la stanza degli abbracci è accessibile a tutti i residenti, anche a quelli non autosufficienti che grazie all’ausilio degli infermieri non sono costretti a dover rinunciare a questi momenti. Il tempo a disposizione è così poco che qualcuno lo tutela gelosamente allontanando l’occhio indiscreto della macchina fotografica. Ma anche a distanza si intravedono i sorrisi di chi si incontra di persona, dopo tanto tempo, perché anche se c’è la mascherina a coprire il volto, gli occhi non mentono mai. E quelli di Enrico Pierini regalano forza e speranza alla madre 91enne di fronte a lui. "Hai mangiato? Cosa hai fatto oggi?" le chiede appena entrato, coerente con quel ‘gioco di ruolo’ che è il rapporto tra genitore e figlio, in cui con il passare degli anni le parti si invertono. "Non vediamo l’ora di passare più tempo insieme, magari fuori da qui".

Teresa Scarcella