PAOLO BARTALINI
Cronaca

"Stop ai licenziamenti". Giani chiede l’incontro ai vertici di Amadori per salvare Avi.Coop.

Il sindaco Frosini e il presidente della Provincia Bussagli a Cesena "Siamo preoccupati, c’è in gioco il futuro di un sito e di 200 famiglie". L’azienda insiste: "Il tavolo resta il posto dove confrontarsi con tutti". .

"Stop ai licenziamenti". Giani chiede l’incontro ai vertici di Amadori per salvare Avi.Coop.

"Stop ai licenziamenti". Giani chiede l’incontro ai vertici di Amadori per salvare Avi.Coop.

"Chiedo la revoca dei licenziamenti. Mi sono sentito col sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini, e stiamo lavorando per avere un incontro diretto coi titolari dell’impresa". Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, annuncia la sua strategia riguardo alla vicenda Avi.Coop., alla luce della decisione del Gruppo Amadori di chiudere l’area produttiva di Monteriggioni con la conseguente perdita del posto di lavoro per un totale di duecento addetti. In corso intanto i preparativi per la manifestazione di giovedì 20 giugno a Cesena: un presidio da parte dei lavoratori di Monteriggioni, in sciopero per otto ore. Raggiungeranno, i dipendenti, la sede di Amadori nella città romagnola con tre pullman. Partenze previste da Poggibonsi, da Colle di Val d’Elsa, da Siena.

Tra i rappresentanti delle istituzioni hanno annunciato la loro partecipazione il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini, la sua vice, Paola Buti, il presidente della Provincia, David Bussagli, la consigliera regionale Anna Paris. "Siamo fortemente preoccupati - spiega il presidente Bussagli - perché la vertenza, che stiamo seguendo sin dai primissimi allarmi delle organizzazioni sindacali, mette a rischio la sopravvivenza di un sito produttivo e il lavoro di 200 persone. Il sit in a Cesena davanti al quartier generale del gruppo Amadori deve essere la spinta per far cambiare l’atteggiamento all’azienda e si torni al tavolo con posizioni diverse". Il gruppo conferma che "il tavolo per noi resta il luogo in cui confrontarci con istituzioni e organizzazioni sindacali", fra le sigle anche la Fillea Cgil di Siena manifesta in una nota "la propria totale e assoluta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Amadori oggetto di tale vergognosa ingiustizia". Spiega Fillea Cgil: "La scellerata decisione di chiudere lo stabilimento Avi.Coop. di Monteriggioni è una scelta ingiustificata, unilaterale e gravissima, che non solo mette in estrema difficoltà 200 famiglie, ma devasta il principio costituzionale della responsabilità sociale delle imprese. Il 20 giugno saremo presenti a Cesena al fianco della Flai Cgil Siena e delle maestranze Avi.Coop. nella lotta per il mantenimento del proprio posto di lavoro - prosegue la categoria sindacale dei lavoratori delle costruzioni - così come eravamo presenti il 12 giugno a Firenze sotto la sede della Regione Toscana quando si è svolto il primo incontro istituzionale regionale con l’Azienda".

Sempre da parte di Fillea Cgil Siena, si fa presente che "macellerie sociali come quella che Amadori ha pianificato non devono essere accettate, ma contrastate con una lotta sindacale determinata - conclude l’organizzazione sindacale - rispetto alla quale anche le Istituzioni tutte devono fare la loro parte. Anche i consumatori valutino se è il caso di farsi prendere in giro da una propaganda pubblicitaria ipocrita e capitalista o se non sia il caso di fare scelte consumistiche più sociali e più giuste". Dalle 11,30 alle 14 di dopodomani il presidio dei lavoratori Avi.Coop. a Cesena. La protesta, indetta da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, contro la chiusura del sito produttivo di Monteriggioni e il licenziamento dei 200 dipendenti, è estesa alle maestranze dei diversi siti, in più regioni, del Gruppo Amadori, che si asterranno dal lavoro per due ore sempre giovedì prossimo.