REDAZIONE SIENA

"Stop tagli all’Università". I precari si uniscono ai 299 lavoratori di Beko

Due giornate di mobilitazione in difesa dell’Università pubblica e del diritto al lavoro. Il coordinamento cittadino ‘Università precaria’...

Due giornate di mobilitazione in difesa dell’Università pubblica e del diritto al lavoro. Il coordinamento cittadino ‘Università precaria’ ha organizzato per l’occasione due momenti di confronto aperti alla cittadinanza, per "denunciare il progressivo smantellamento dell’istruzione superiore e della ricerca". Il coordinamento infatti è composto da ricercatori, assegnisti, dottorandi, studenti e personale tecnico-amministrativo dei due atenei cittadini.

Si comincia oggi alle 11 nell’aula 21 dell’Università per Stranieri, dove il rettore Tomaso Montanari terrà un incontro incentrato sulle riflessioni contenute nel suo ultimo libro ‘Libera Università’. Dalle 15 al Rettorato avrà luogo l’iniziativa ’Anti-Closing Day’: ricercatori precari, personale tecnico-amministrativo e docenti illustreranno il proprio lavoro per sensibilizzare sull’importanza di un sistema universitario pubblico e accessibile.

La mobilitazione proseguirà domani, alle 10, con una lezione all’aperto al presidio degli operai Beko in viale Toselli, dove lo scrittore Alberto Prunetti terrà l’intervento ‘La letteratura working class e le lotte sociali: genealogie, geografie e prospettive’. L’iniziativa si inserisce nel ciclo di eventi in preparazione del ‘Festival di Letteratura Working Class’ e vuole favorire il dialogo tra il mondo universitario e quello operaio.

"ll taglio all’Ffo porterà a una riduzione di oltre 1,2 miliardi di euro in quattro anni. La riforma del preruolo ha introdotto nuove figure di ricercatori e docenti senza alcuna prospettiva di stabilizzazione, aumentando la precarizzazione di un settore in cui già oggi il 47% del personale ha contratti a termine – tuona il coordinamento ‘Università precaria’ di Siena –. Di fronte ai tagli che indeboliscono la ricerca e alle chiusure delle fabbriche, è necessario costruire alleanze e rendere visibili le conseguenze di queste scelte politiche. Invitiamo la comunità accademica e cittadina a partecipare".

Eleonora Rosi