Non piace ai puristi del Palio sapere che la storia ci insegna che talvolta la Festa era in secondo piano rispetto ad altre esigenze. La carriera straordinaria del 23 settembre 1896 fu corsa alle ore 13 "per dar modo ai forestieri di poter usufruire del biglietto ferroviario di andata e ritorno". Notizia che passiamo a tutti quelli che credono che "il palio di una volta" fosse puro e da prendere ad esempio anche oggi. Si corre sul Campo per festeggiare l’inaugurazione della statua a Giuseppe Garibaldi ai giardini della Lizza. Si era scelto per questo straordinario il giorno precedente, ma la pioggia caduta in abbondanza non ne permise l’effettuazione. Alla mossa cade il fantino della Chiocciola, mentre il Leocorno parte alla grande e resta in testa fino a San Martino quando diventa assoluto protagonista della carriera l’Istrice che, con il fantino Celso Cianchi detto Montieri, inizia una serrata lotta con la Tartuca. Il dubbio su chi vincesse resta per tutti e tre i giri, poi il vantaggio di Camollia aumenta e così il Montieri va a vincere per i quattro colori. Tutti a vedere la festa nel rione dell’Istrice. Non si fa trovare impreparato il capitano Girolamo Tarducci che assolda subito una nutrita banda di musicanti che suoneranno per le strade fino all’alba.
Massimo Biliorsi