Studenti da aree di crisi. Ateneo e Fondazione Mps erogano 10 borse di studio

Un migliaio le domande già arrivate per partecipare al bando ’Call just Peace’. Sei borse sono finanziate da Palazzo Sansedoni e almeno quattro dall’Università.

Studenti da aree di crisi. Ateneo e Fondazione Mps erogano 10 borse di studio

Un migliaio le domande già arrivate per partecipare al bando ’Call just Peace’. Sei borse sono finanziate da Palazzo Sansedoni e almeno quattro dall’Università.

Un ruolino di marcia da oltre 100 richieste al giorno e da qui alla scadenza del bando (31 luglio) saranno probabilmente un migliaio le domande presentate per concorrere a borse di studio universitario. Sono i grandi numeri del bando ’Call just Peace Unisi scholarships 2024’, finanziato dall’Università di Siena, con Fondazione Mps, per sostenere con borse di studio studenti internazionali provenienti da aree di crisi, ovvero che fuggono da zone di guerra o che richiedono lo status di protezione internazionale. Finora sono arrivate richieste da parte di studenti di origine afghana, iraniana, nigeriana, palestinese, pakistana e siriana.

"La Crui sta lavorando ad una ’Rete per la Pace’, con centinaia di borse di studio - inizia il rettore Roberto Di Pietra, presentando l’iniziativa –. Noi vogliamo dare il nostro contributo in questa direzione, una goccia nel mare da parte di un’istituzione, l’Università, che da sempre e ovunque è luogo di dialogo e confronto. Ricordo che per il prossimo anno accademico sono già state bandite altre 5 borse per studenti palestinesi. Lo scorso anno sono state erogate 15 borse, di cui due nell’ambito del progetto Unicore con Unhcr".

Il bando, aperto dall’8 luglio, porterà dunque all’attivazione di dieci borse di studio (ma forse anche di più) della durata di un biennio (corso magistrale), di cui sei da 7mila euro annui ciascuna sovvenzionate da FMps e almeno quattro dall’Ateneo.

Sul fronte FMps, l’attivazione delle borse avverrà all’interno di IKIGAI ’Talenti in transito’, il collaudato bando per il sostegno alla formazione e all’imprenditorialità: "E’ un ulteriore evoluzione di Ikigai - sottolinea il presidente Carlo Rossi –. Abbiamo voluto, con Pluriversum, dare un segno tangibile agli studenti provenienti da aree di crisi, per aiutarli a completare i propri studi e a pensare a come strutturare il proprio futuro".

Dietro al bando ci sono l’Ufficio gender equality, human rights e politiche integrate, con responsabile Katia Di Rienzo e il delegato del rettore Federico Lenzerini: "Stiamo ricevendo una quantità di domande al di là di qualsiasi aspettativa – rivela quest’ultimo –. Ci scrivono, giornalmente, centinaia di ragazze che ripongono in noi le loro aspettative per un futuro decoroso, una speranza alla quale aggrapparsi per inseguire il sogno di una vita dignitosa". "L’Università è una comunità di valori - aggiunge Katia Di Rienzo – e con questa iniziativa vogliamo tradurre i valori in azioni. Le borse di studio vanno a coprire l’intero periodo di studio, con esonero dalle tassse, alloggio in residenza e accesso alla mensa".

p.t.