Studiare all’estero. Oltre mille scambi all’anno

I numeri e le destinazioni dei programmi internazionali Erasmus e Overseas. L’Università degli Studi scelta da 575 stranieri, ateneo di partenza per 443. .

"Tutti i report ci dicono che un’esperienza di studio all’estero qualifica il curriculum. Certo siamo lontani dall’obiettivo Ue del 20% di studenti che fanno un’esperienza di mobilità durante il loro percorso di studi. Del resto non tutti possono partire: c’è chi lavora, chi ha impegni familiari e chi difficoltà economiche. Pertanto la Ue stessa ha proposto l’Erasmus virtual exchange, con studenti che frequentano a distanza, in collegamento, l’attività didattica fatta in un altro ateneo. Noi facciamo gruppi misti di studio. Ma non è la stessa cosa: l’esperienza fuori dalla propria confort zone è per un ragazzo una sfida impegnativa quanto stimolante", dice la professoressa Alessandra Viviani, delegata alle politiche di inclusione ed equità e coordinatrice Erasmus dell’Università degli Studi.

Lo scambio internazionale per studio ha grande successo anche a Siena?

"Unisi è stata fra i primi atenei del programma di mobilità europeo, con i primi studenti partiti nell’anno 1988-89: erano una decina e fra loro anche io. Nell’anno 2021-22, ultimi dati consolidati, sono partiti da Siena 443 studenti; quest’anno, in corso, sono già 465. Dobbiamo ancora recuperare i numeri pre-Covid: nel 2019 sono stati un centinaio di più, 565. Il più degli scambi hanno come meta la Spagna, poi Germania e Francia e a seguire il resto dell’Europa. I programmi Overseas, extra comunità europea, riguardano una quarantina di ragazzi che vanno a fare un’esperienza di studio in America, Corea, Brasile, Argentina, Canada e anche in Cina".

Ci sono anche scambi extra o post studio?

"C’è il bando Erasmus Traineeship: i ragazzi al posto di andare in un ateneo europeo a studiare, vanno in un ente a fare attività di tirocinio. Nel tempo sono sempre più gli studenti che partecipano a questo programma".

Erasmus in uscita ma anche in entrata?

"Non c’è Paese europeo da cui non arrivino studenti a Siena. Sempre nell’anno 2021-22 abbiamo accolto 575 studenti stranieri, il più arrivati con Erasmus (463). L’aver incrementato nelgli anni i corsi di laurea in inglese ci ha dato maggiore visibilità all’estero ed ha favorito la possibilità di scambio".

Si inizia a parlare anche di Erasmus italiano, c’è questa possibilità ad Unisi?

"Non è ancora partito ma lo stiamo valutando. Certo fare un’esperienza in due ambienti diversi è sempre motivante, una sfida anche su se stessi. A Siena è attivo inoltre il Ges, Gruppo Erasmus Siena, che fa parte del network europeo impegnato a dare supporto all’accoglienza degli studenti. A Natale 12 studenti stranieri sono stati ospitati da famiglie senesi per il pranzo o la cena della festa".

Paola Tomassoni