Stupro di gruppo, udienza di quasi tre ore ieri per ascoltare il giovane che aveva in gestione l’appartamento a due passi da Piazza del Campo dove sarebbe avvenuta la presunta violenza su una studentessa nella notte fra il 30 e il 31 maggio per cui si svolge il dibattimento che vede unico imputato Alessandro Cappiello.
La stessa vicenda per cui sono stati condannati a 6 anni con rito abbreviato Manolo Portanova e lo zio Alessio Langella tuttora in attesa dell’udienza di appello. E per cui ha avuto una pena di tre anni anche il 17enne (ora maggiorenne) che avrebbe partecipato alla serata culminata con la denuncia della ragazza per violenza. Sono state depositate proprio in questi giorni le motivazioni del giudice del tribunale dei minorenni di Firenze Monica Gaggelli relative alla condanna del ragazzino nel giugno scorso che aveva ottenuto sospensione e non menzione. Non farà un giorno di carcere e la sua fedina penale resterà pulita. Il difensore Gabriele Bordoni aveva annunciato di essere l’unico che poteva impugnare la sentenza: lo farà sicuramente.
All’udienza, come noto a porte chiuse, sul presunto stupro dovevano essere sentiti anche il fratello del ragazzo che aveva affittato l’appartamento e la sorella ma non erano presenti per un difetto di notifica. Verranno ascoltati allora nell’udienza del 10 aprile dal collegio presieduto da Fabio Frangini. E’ stata fissata anche quella del 24 aprile in cui si potrebbero esaurire i testimoni del pm Nicola Marini. Bocche cucite degli avvocati, i difensori di Cappiello Antonio Voce e Filomena D’Amora. Idem quelli di parte civile, Jacopo Meini e Claudia Bini. In tribunale ieri c’era la madre dell’imputato e all’inizio anche quella della parte offesa
La.Valde.