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Stupro di gruppo, la versione degli arrestati

Domani alle 9 l’interrogatorio di garanzia per Manolo Portanova. Il passaggio cruciale sarà mercoledì con l’esame dei cellulari

L’inchiesta sullo stupro di grupo, avviata dopo la denuncia di una studentessa ventenne, sta viaggiando con passaggi rapidissimi. E continuerà a farlo la prossima settimana. Dopo la festa incriminata, la notte tra iol 30 e il 31 maggio nella casa a due passi da Piazza del Campo, dove si sarebbero verificati gli atti di violenza sessuale da parte dei tre arrestati e del minorenne indagati, la denuncia della ragazza è partita subito, con il referto al pronto soccorso del Policlinico Le Scotte, che ha avviato le procedure del ’Codice rosa’. Il primo racconto di quello che era accaduto è stato fatto in questura, la querela è partita il 4 giugno. Il pm incaricato, Nicola Marini, ha chiesto subito gli arresti domiciliari per Manolo Portanova, Alessio Langella e Alessandro Cappiello, girando alla procura per i minori di Firenze, in particolare a sostituto procuratore Filippo Focardi gli atti riguardi il minore coinvolto. Il 7 giugno sono state concesse le misure cautelari dal gip Jacopo Rocchi, l’8 giugno Manolo Portanova è stato raggiunto dall’ordinanza a Messina, dove era in vacanza.

Cosa accadrà adesso? Ci saranno passaggi celeri allo stesso modo. Il primo è l’interrogatorio di garanzia per l’arrestato più famoso, Manolo Portanova, promessa del calcio italiano, nel giro delle Nazionali azzurre giovanili e passato dalla Juventus al Genoa a gennaio. Ha giocato sei partite in serie A, domani alle 9, probabilmente accompagnato dal suo avvocato, Gabriele Bordoni, che assiste anche il minorenne indagato, risponderà alle domande del gip o, molto probabilmente, si avvarrà della facoltà di non rispondere, come ha fatto suo zio Alessio Langella.

Dopo l’interrogatorio e alla luce delle eventuali dichiarazioni di Portanova, il gip deciderà anche sulla richiesta dei legali di Langella e Cappiello di far tornare al lavoro i due giovani. Ma sarà mercoledì il passaggio chiave dell’inchiesta sul presunto stupro di gruppo. Il pm Nicola Marini ha disposto l’esame irripetibile sui cellulari degli arrestati, della vittima e anche del minore indagato, perché il sostituto procuratore Focardi ha autorizzato la verifica. Con l’ausilio di un consulente tecnico, un ufficiale della Guardia di Finanza, si faranno copie forensi delle foto, dei video e soprattutto delle chat dei telefonini. Le difese potranno avere un loro consulente. La procura si aspetta conferme importanti in particolar modo dalle chat. Anche se i tre giovani ai domiciliari le avessero cancellate, ci sono sistemi informatici per recuperarle. E potrebbero confermare il racconto choc della ragazza, perfino il messaggio di uno dei quattro giovani coinvolti, che le chiedeva come si sentisse dopo la festa. Dopo l’esame dei cellulari il pm Marini avrebbe intenzione di ascoltare di nuovo la studentessa ventenne per verificare alcuni dettagli della denuncia.

Pino Di Blasio