"Su 100 denunce contro medici solo 5 fondate"

Ex magistrato D'Ippolito a Siena per convegno sulla colpa professionale medica. Obiettivo: serenità ai medici e tutela giuridica ai cittadini. Si discute di responsabilità, medicina difensiva e burocrazia. Obiettivo: più tempo per prendersi cura della persona.

L’ex magistrato Adelchi D’Ippolito, che dal ministro della Giustizia è stato messo a capo della commissione di giuristi e dottori sulla colpa professionale medica, era ieri a Siena per un convegno formativo organizzato dall’Ordine di Siena nella cripta di San Francesco. "Stiamo approfondendo i problemi relativi a tale questione con l’obiettivo di dare serenità ai medici ma al contermpo assicurare una completa tutela giuridica ai cittadini", spiega D’Ippolito. "Molto utile, un confronto aperto per capire i disagi che la classe medica vive. Su 100 denunce che ricevono solo 5 vanno a buon fine. Il dato è per alcuni versi allarmante, troppe nei loro confronti visto che circa il 95% si rivela infondato. Ciò toglie serenità al professionista, lo preoccupa. E quindi c’è il ricorso alla medicina difensiva che vuol dire provocare come ricaduta danni per il sistema sanitario, andando a incidere anche sulle liste di attesa", prosegue. Si è parlato di colpa grave, tra l’altro. "Riflettiamo sul livello di responsabilità per cui è tenuto a rispondere", ribatte l’ex magistrato. "Il medico tutela il diritto alla salute ma lo deve fare con serenità. Oggi invece non c’è perchè siamo sotto attacco: aggressioni, denunce, sempre meno negli ospedali e sul territorio. Abbiamo tantissime difficoltà burocratiche. Vogliamo avere invece – ha spiegato il presidente dell’Ordine di Siena Roberto Monaco – più tempo da dedicare ai pazienti in modo da prendersi cura della persona che ha quella malattia e non solo di quest’ultima. Questo vuol dire tutelare la salute, la società e la Costituzione".