Suolo pubblico, concessioni ridotte. Nell’ultimo anno meno 22 per cento

L’assessore Giunti: "Ci siamo mossi per contemperare le esigenze di tutti, partendo dalla necessità di garantire la sicurezza". I locali occupano ora 4500 metri quadri, rispetto ai 5800 del 2023.

Suolo pubblico, concessioni ridotte. Nell’ultimo anno meno 22 per cento

Suolo pubblico, concessioni ridotte. Nell’ultimo anno meno 22 per cento

La revisione delle concessioni di suolo pubblico per gli esercizi commerciali ha portato nel 2024 a una riduzione del 22 per cento dello spazio rispetto al 2023: 4552 metri quadri rispetto a 5800. Un effetto delle nuove verifiche per una situazione ancora sotto deroga (la Soprintendenza non deve esprimersi) ma che il Comune ha deciso di riprendere in mano dopo il periodo Covid.

"L’amministrazione – spiega Vanna Giunti, assessore al commercio e alle attività produttive – ha recepito il disagio di residenti, mezzi di soccorso, tassisti, polizia municipale ma anche di alcuni esercenti per una situazione che in alcuni casi aveva registrato eccessivi allargamenti. Ci siamo mossi su due direttrici principali: la sicurezza, in primisi, e poi l’obiettivo di contemperare tutte le esigenze".

Il risultato è appunto una riduzione di poco più di un quinto delle aree occupate l’anno scorso, mentre il numero assoluto delle licenze è diminuito di trentaquattro unità, passando da 229 a 195. "Abbiamo ragionato su una visione complessiva della città – aggiunge l’assessore Giunti –, ascoltando le ragioni degli esercenti ma guardando all’interesse collettivo. Quella fetta di territorio che abbiamo restituito al libero utilizzo è un bene di tutti".

C’è un altro aspetto, che l’assessore Giunti sottolinea: "Abbiamo recuperato oltre centomila euro di tributi non pagati, anche questo va a tutela in primo luogo di chi rispetta le regole".

Ora il quadro è definito per il 2024, per il futuro è difficile fare previsioni perché bisognerà attendere le novità normative di fine anno, per capire se ci saranno nuove deroghe o si tornerà a un regime di normalità. "Il Comune è pronto a ogni soluzione – spiega Giunti –, abbiamo un Regolamento comunale che in realtà non è mai entrato in vigore perché è stato varato in epoca Covid. Un testo che peraltro consentirà di concedere ai commercianti autorizzazioni di durata triennale".

E si ragionerà, secondo l’amministrazione, "sull’obiettivo di garantire un maggior equilibrio e ordine, anche nel rapporto tra turismo e popolazione residente. Le attività economiche devono poter svolgere il loro lavoro, ma anche chi risiede e lavora in particolare nel centro storico, dove possono sorgere i maggiori problemi, ha diritto a essere tutelato".

Orlando Pacchiani