E’ arrivato a maggio ed è già attivo nel Laboratorio di Sanità Pubblica, nel presidio Asl al Ruffolo, il nuovo microscopio a scansione elettronica di ultima generazione per l’analisi dell’amianto. Un apparecchio da 250mila euro acquistato con fondi Pnrr. Lo strumento consente sia l’osservazione dei campioni ad altissimo ingrandimento e risoluzione che l’analisi composizionale a scala microscopica; è possibile identificare e quantificare le diverse fibre, per classificare un materiale o verificare il rispetto dei limiti di legge. Il nuovo microscopio, fra l’altro, consente già prestazioni in linea con quanto richiesto dalla direttiva UE sull’amianto, che ne abbatte il limite di esposizione in ambiente di lavoro a 1/10 rispetto a quanto consentito.
Grazie al completamento dell’iter di installazione e collaudo, il nuovo apparecchio è operativo e il Laboratorio del Ruffolo ha ripreso, dopo un periodo di fermo, l’attività analitica sull’amianto. Il nuovo apparecchio, che pesa 720 chili, necessitava infatti di un pavimento adeguatamente rinforzato anche con una pedana di dispersione del carico, che ha richiesto circa 6 mesi di tempi di realizzazione.
Il Laboratorio di Sanità Pubblica di Siena è riconosciuto dal Ministero della Sanità quale laboratorio qualificato ad effettuare analisi sull’amianto. Le determinazioni di questa sostanza, riconosciuta come cancerogeno certo per l’uomo, viene eseguita sia su materiali a sospetto contenuto di amianto che su membrane ottenute dalla filtrazione di aria campionata in ambienti di lavoro o di vita, in particolare per valutare l’efficacia degli interventi di rimozione e bonifica. L’analisi viene anche eseguita dal 2015 nelle acque potabili: l’Autorità Idrica Toscana, con il Sistema Sanitario, ha promosso un sistema di monitoraggio volto a verificare l’effettiva presenza di fibre di amianto, probabilmente riconducibile allo stato della condutture, a lavori di manutenzione e al danneggiamento delle tubazioni.