MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Tagli alla cooperativa ‘Solidarietà’. I sindaci delle Crete insorgono: "Subito un incontro con D’Urso"

Starnini, primo cittadino di Rapolano, e il collega di Asciano Nucci intervengono dopo l’allarme dei sindacati: "Rischio di pesanti ripercussioni sul tessuto sociale di piccole comunità come le nostre".

Tagli alla cooperativa ‘Solidarietà’. I sindaci delle Crete insorgono: "Subito un incontro con D’Urso"

Tagli alla cooperativa ‘Solidarietà’. I sindaci delle Crete insorgono: "Subito un incontro con D’Urso"

"Come primi cittadini di Rapolano Terme e Asciano, abbiamo chiesto un incontro urgente al direttore dell’Azienda Usl Toscana sud est, Antonio D’Urso, per capire il futuro dei servizi gestiti finora dalla cooperativa sociale ‘Solidarietà’ anche sui nostri territori". È quanto affermano i sindaci Alessandro Starnini e Fabrizio Nucci, a seguito dell’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Fisascat Cisl e Fp Cgil in merito al rischio di diminuzione di servizi Asl in alcune località della provincia.

"La chiusura dei servizi in alcuni territori della provincia di Siena – aggiungono i due sindaci – rischierebbe di avere pesanti ripercussioni sul tessuto sociale di piccole comunità come le nostre. Per questo motivo, chiederemo informazioni al direttore dell’Azienda Usl Toscana sud est, Antonio D’Urso, nell’incontro che abbiamo già chiesto e che, ci auspichiamo, avvenga nei prossimi giorni".

I sindacati avevano denunciato pubblicamente la decisione dell’Asl di ridurre le prestazioni erogate, sino ad oggi, ai cittadini attraverso la cooperativa sociale ‘Solidarietà’ che gestisce le attività in appalto. "Sarebbe stato chiesto alla stessa cooperativa, che si interfaccia con gli utenti tutti i giorni, di rimodulare i servizi con un taglio effettivo di presenze di personale agli sportelli di circa il 20% cosa di per sé legittima –affermano i sindacati – che impatta, però, direttamente sull’occupazione e sulle prestazioni rivolte alla popolazione". ’Solidarietà’ occupa personale femminile in part time. Il taglio andrebbe, così, a ridurre le ore di lavoro e, conseguentemente, gli stipendi "di lavoratori per lo più deboli e invalidi che, finalmente, avevano trovato – è la denuncia – un’occupazione seppure part time".

Tagli in arrivo per i disagiati dipendenti, tagli che impatteranno sui distretti sanitari. Diciotto ore settimanali di taglio dei servizi al Poliambulatorio di Pian d’Ovile, riduzione del servizio al Cup di Montalcino dove si passerà da sei a tre giorni di apertura; al Distretto di Castelnuovo Berardenga tre giorni di riduzione al mese; a Serre di Rapolano verrà addirittura chiuso il servizio. "Sono solo alcuni esempi - scrivono i sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione. Ora alla loro voce si unisce anche quella dei sindaci.