REDAZIONE SIENA

Tari, la ’sorpresa Siena’. Famiglia tipo di 4 persone spende in media 227 euro

L’esito dell’indagine conoscitiva sulla tassa dei rifiuti stilato dalla Uil . In testa alla top ten delle 10 città dove è più cara c’è Pisa, quinta Pistoia. Fanalino di coda il capoluogo dove nel 2024 c’è stato un calo dello 0,21% . .

di Laura Valdesi

Le classifiche vanno prese sempre con le molle. Anche quando si fondano su numeri e statistiche, per carità attendibili, come quelle utilizzate dal Servizio sociale, politiche fiscali e previdenziali della Uil, diretto dal segretario confederale Santo Biondo. Da cui emerge che nel 2024 la tassa sui rifiuti (Tari) è ‘costata’ alle famiglie italiane 337,77 euro. In testa alla classifica c’è Pisa, dove gli abitanti hanno pagato 594,85 euro, il 76% in più rispetto alla media del Paese. A Siena invece, nonostante le mille polemiche e proteste, non solo per l’entità della tassa ma anche per il servizio erogato, in particolare la raccolta, nel 2024 è addirittura diminuita. Leggermente, ma c’è accanto al nome del capoluogo il segno meno. Oltre al fatto che la città è in fondo alla classifica se si prendono come riferimento soltanto le città toscane. Come evidenzia il grafico nella pagina, guardando la macro-area dei capoluoghi del Centro Italia, la Tari a Siena è diminuita nel 2024 dello 0,21% rispetto al 2023. A Pisa, come detto sopra, io residenti pagano ben più del doppio.

L’indagine è stata condotta – il metodo è importante – prendendo come campione di riferimento quello relativo ad un nucleo composto da 4 persone con un’abitazione di 80 metri quadri e reddito Isee di 25mila euro. Inoltre l’analisi si è basata sui dati delle delibere comunali sulle Tari, prese dal dipartimento delle Finanze, e sulle quote dei redditi netti familiari considerando l’ultimo dato disponibile Istat del 2023. "Si evidenzia un incremento della Tari in tutte le macro-aeree del Paese - si legge nello studio –; se si considera l’impatto sul reddito netto medio familiare, questo risulta più elevato al Sud e nelle isole, con un’incidenza della Tari pari all’1,34%, ossia più del doppio rispetto allo 0,64% registrato nel Nord-Est". Siena, dunque, quanto a costi si pone in una condizione sostanzialmente buona rispetto ad altre realtà importanti. Nella top ten delle città dove sono più alti, come detto, Pisa è al top con 595 euro medi l’anno a nucleo, al quinto gradino si trova Pistoia con 503,80 euro. Dando uno sguardo alle città metropolitane, in decima posizione si trova Firenze con 326,17. Inferiore alla media nazionale che si attesta a 337,77. Uno studio che rappresenta un campanello di allarme soprattutto per il Meridione, dove le famiglie del campione analizzato hanno speso 388 euro, contro i 278 del Nord Est dell’Italia. "Questo squilibrio non è giustificato – si osserva però – né dalla qualità del servizio, né da una maggiore produzione di rifiuti ma è il risultato di un sistema inefficiente e privo delle infrastrutture necessarie per abbattere i costi di smaltimento". E ancora: "La transizione ecologica – conclude Santo Biondo – non può restare solo uno slogan. E’ il momento di passare ai fatti, sostenendo i Comuni in questa sfida cruciale per il futuro del Mezzogiorno".

Tirando la riga per quanto riguarda i rifiuti ed il costo della Tari, dunque, Siena può dirsi tutto sommato privilegiata. Anche se, basta ascoltare la voce dei cittadini, ci sono delle sofferenze. E tante cose da aggiustare per accontentarli, almeno sotto il profilo costo-qualità del servizio. Ma in Toscana, la famiglia tipo al centro dell’inchiesta, sta sicuramente meglio che in tutte gli altri capoluogo di provincia.