Tari, scoperti 966 furbetti. Pioggia di avvisi ai cittadini per omessa dichiarazione

Il Comune ha ricevuto la segnalazione da Sigerico che riguarda gli anni 2018-2022. Palazzo pubblico recupera 516mila euro e mette nel mirino altre 85 persone per il tributo.

Tari, scoperti 966 furbetti. Pioggia di avvisi ai cittadini  per omessa dichiarazione

Tari, scoperti 966 furbetti. Pioggia di avvisi ai cittadini per omessa dichiarazione

di Laura Valdesi

SIENA

I cittadini hanno ragione a lamentarsi se i sacchetti della spazzatura non vengono raccolti in maniera efficiente e, magari, il look della città ne risente negativamente. Giusto chiedere più decoro perché Siena vuole mantenere alta la qualità della vita. Però c’è anche il rovescio della medaglia: i tributi vanno pagati. I cittadini non devono fare i furbetti quando si tratta di frugarsi in tasca per onorare il versamento. Quello della tari, per esempio, la tassa sui rifiuti. Costringendo così Sigerico, la società che è concessionaria del servizio di accertamenti, liquidazione e riscossione delle entrate del Comune di Siena, ad emettere una pioggia di ’avvisi’.

Proprio il 2 maggio scorso, infatti, a palazzo pubblico è arrivata la nota con cui Sigerico illustra all’amministrazione l’istruttoria relativa all’emissione di ben 966 avvisi di accertamento per omessa dichiarazione della Tari. Riguarda un periodo ampio, che va dal 2018 al 2022. La cifra da recuperare, sanzioni comprese? Ben 516mila euro. Dallo schema fatto emerge che 250 riguardano il 2022 per un totale di 135mila euro mentre sono 127mila per il 2021, relativi a 235 avvisi. A bilancio verranno iscritti 340.776 euro, l’importo di 158.774 euro verrà accertato per cassa mentre quasi 17mila di Tefa (tributo esercizio funzioni amministrative in materia ambientale) sarà impegnato nell’apposito capitolo in uscita per il conseguente riversamento alla Provincia.

Non solo omesse dichiarazioni, quelle rilevate da Sigerico, ma anche "infedeli". Che dunque non corrispondono pienamente al vero. Il numero degli avvisi ai contribuenti in questo caso è inferiore. Sigerico il 3 maggio ha comunicato a palazzo pubblico che l’istruttoria riguarda infatti 85 posizioni, sempre fra il 2018 e il 2022. La cifra da recuperare si attesta, secondo la società, a 19.786 euro. Gli avvisi sono 14 per il 2018, 16 per il 2019, 17 per il 2020, 18 per il 2021 e 20 per il 2022.

Nella determina dell’8 maggio della direzione risorse finanziarie si evidenzia che nell’esercizio 2024 sarà iscritta un’entrata di 13.218 euro. Un bel gruzzolo, dunque, complessivamente parlando di cui il Comune rientrerà in possesso per la tari che, come noto, è diretta alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti, "stabilendo – si legge nel documento – condizioni, modalità e obblighi strumentali per la sua applicazione".