di Laura ValdesiSIENA
E quindici. Tanti sono i successi raccolti (di cui 5 ex aequo) dai piccoli della Tartuca nel concorso dei tabernacoli. Incoronati ieri vincitori dell’edizione 2024 dal presidente del Comitato Amici del Palio Emiliano Muzzi. Che ha elogiato tutti gli addetti ai giovani definiti "formatori indispensabili di buoni cittadini e senesi". Gremitissima Provenzano. Centinaia di bambini con i fazzoletti più grandi di loro in attesa di conoscere il verdetto e farsi la foto. Un appuntamento dove si respira (davvero) aria di Siena. "Il futuro c’è", ha detto il sindaco Nicoletta Fabio rivolgendosi ai piccoli. "Siete voi i futuri senesi che ameranno il Palio e la città. Siete così tanti... Uno stimolo per me, accresce anche il senso di responsabilità. L’augurio è che questa atmosfera di festa vi accompagni sempre".
"Abbiamo vinto tutti, vedendo la basilica così piena", premette il rettore del Magistrato Emanuele Squarci sottolineando l’importanza della formazione dei piccoli che continueranno, da adulti, a lavorare per il bene delle Contrade e della città. Poi l’opera in premio ai vincitori, spiegata dall’artista Irene Raspollini. "E’ una citazione, non una copia, della Madonna di Dietisalvi di speme del 1262 conservata nella Pinacoteca nazionale di Siena. Ci sono 70 fili bianchi che rappresentano gli anni dalla fondazione del Comitato Amici del Palio che ha offerto l’opera. Poi i barberi in rilievo come pietre preziose. Il pigmento è tratto dal tufo di Piazza del Campo che non fa impazzire solo i tecnici del Comune nei giorni della Festa ma anche gli artisti che lo usano".
"Un’opera – ha aggiunto don Massimiliano Gabbricci, coordinatore dei correttori delle 17 Contrade – che mostra meglio di ogni altra il significato della Vergine per i senesi". "E’ la seconda vittoria del nostro gruppo giovani della Tartuca – spiega Fiamma Coli (video su www.lanazione.it/siena) –, la prima fu nel 2018. Condivisione, amore e passione le parole che vanno oltre la Festa. I bambini interscambiabili raffigurati mostrano che, al di là della Contrada, siamo tutti uniti".