Siamo alla vigilia dell’apertura della stagione di raccolta del tartufo bianco (da domenica 10 settembre al 31 dicembre) e il presidente dell’Associazione tartufai Senesi Paolo Valdambrini scende in campo per fare chiarezza sulle regole che disciplinano la raccolta al fine di evitare polemiche e contrasti con associazioni analoghe. Ma che, pur proveniendo da province diverse, vorrebbero entrare nel territorio senese per la loro attività. Il mondo dei tartufai è regolato da leggi complicate, articolate e di difficile interpretazione; una specie di labirinto nel quale ognuno è portato a credere di aver individuato la giusta via di uscita.
"Mi preme sottolineare - dice Valdambrini - che non ho intenti provocatori o polemici, voglio solo dire come stanno le cose, per evitare ogni polemica in vista dell’apertura della stagione. Il nostro sistema di gestione del territorio ha dimostrato di funzionare bene sia per la tutela del territorio sia nel dialogo con i proprietari dei terreni che ospitano le nostre tartufaie. Le associazioni di altre zone insistono nel dare la loro interpretazione su quali aree fuori dalle tartufaie debbano essere considerate zone demaniali per poter procedere alla ricerca e raccolta nel nostro territorio e spesso fanno riferimento alla nuova Legge Regionale che pur essendo promulgata non è ancora in vigore. Manca il regolamento attuativo, diventerà operativa nei primi mesi del 2024.
Per quanto riguarda i confini - continua Valdambrini - la normativa prevede (è a questo che si appellano le associazioni) che debba essere lasciato un corridoio di 50 metri di larghezza, una sorta di terra di nessuno. Dove però il confine è marcato da un fossato all’interno del reticolo idrografico di gestione della Regione Toscana, non si fa il corridoio e le paline segnaletiche della tartufaia sono poste sugli argini. Dal momento che quasi tutte le nostre tartufaie sono delimitate da corsi d’acqua, non abbiamo corridoi. Mi preme ricordare che anche in caso di confine non delimitato da fossati, le associazioni riconosciute come la nostra non hanno l’obbligo di istituire i corridoi. Purtroppo in diversi arrivano dalle nostre parti facendo foto con la convinzione di aver scoperto illeciti. I rapporti fra tartufai senesi sono ottimi sia per la tutela del territorio che dei nostri amati cani, i veri protagonisti della nostra attività. Quest’anno - è la conclusione - si prospetta un’annata buona sia per quantità che per qualità e faremo una grande mostra mercato a San Giovanni d’Asso l’11 -12-18 e 19 novembre.
Andrea Falciani