Promessa mantenuta. La presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti, ha convocato per domani alle 15 nella sala del Consiglio del Palazzo del Governo il tavolo di coordinamento istituzionale su Beko Europe. La riunione, annunciata mercoledì sera subito dopo la ’fumata nera’ del tavolo al ministero, è stata decisa a seguito della comunicazione da parte dell’azienda, della chiusura dello stabilimento di Siena entro il 31 dicembre 2025. Quello di Carletti è il primo atto concreto per creare una task-force territoriale da opporre all’annunciato stop produttivo della multinazionale.
Al tavolo sono stati convocati tutti, senza distinzioni di ruolo o colore politico: sono stati invitati i sindaci della provincia, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Attività produttive Leonardo Marras, il consigliere delegato della Regione Valerio Fabiani, i parlamentari di riferimento per il territorio Francesco Michelotti (FdI), Silvio Franceschelli (Pd), Tiziana Nisini (Lega), il presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo Massimo Guasconi, il presidente dell’Associazione Industriali Toscana Sud Fabrizio Landi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil nazionali e territoriali.
"Dal Governo – aveva commentato Carletti al termine dell’incontro al ministero – mi sarei aspettata maggiore responsabilità, una presa di posizione più netta e chiara nei confronti dell’azienda e dei lavoratori finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali e del tessuto economico e sociale di un comparto, quello manifatturiero, che ha contribuito a rendere grande il nostro Paese". E ancora: "Come già ho avuto modo di ricordare, la Provincia e gli enti locali non lasceranno soli le lavoratrici e i lavoratori e li sosteremo in tutte le iniziative che vorranno prendere per la salvaguardia del sito industriale e il mantenimento dei posti di lavoro. Allo stesso tempo – aveva annunciato la presidente dell’enta di area vasta – avvierò fin da subito un’interlocuzione con la Regione Toscana per farci trovare pronti, come sistema delle istituzioni, nel caso dello scenario peggiore e per coordinare l’impiego del pacchetto di risorse di oltre un milione di euro già stanziate dalla Regione per la formazione dei lavoratori".
L’obiettivo della task-force territoriale è dunque in prima istanza cercare di trattenere a Siena la multinazionale turca, ma tenendo la porta aperta verso nuovi investitori. Sul tavolo c’è infatti non solo il milione di euro per la formazione del personale, messo a disposizione dalla Regione, ma c’è anche la massima disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a venire incontro alle esigenze del sito produttivi dal punto di vista urbanistico agevolando, per esempio, la nascita di una comunità energetica.
Il tavolo in Provincia si terrà domani subito dopo il corteo degli operai che, in partenza dalla Lizza, vedrà anche la partecipazione dell’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice e del presidente della Regione Eugenio Giani. I lavoratori sfileranno per le vie del centro storico, per concludere la manifestazione in piazza Salimbeni dove si terrà un comizio conclusivo. Per le istituzioni così come per chi rischia di perdere il lavoro, l’idea è una sola: la battaglia è appena iniziata.
Cristina Belvedere