REDAZIONE SIENA

Tasse comunali, ambulanti in rivolta

Cartelle da 450 euro per l’occupazione del suolo pubblico. "Mazzata a chi ha già perso metà del fatturato"

Migration

"Speravamo di ricevere un aiuto, invece ci è arrivata una mazzata: non ci aspettavamo di sicuro di dover pagare quasi per intero il suolo pubblico". Ci sono rabbia e amarezza nelle parole dei proprietari dei banchi del mercato settimanale di Colle, che a conclusione di un anno difficilissimo tra lockdown, regole restrittive, diminuzione della clientela e cantieri che li hanno costretti a diversi spostamenti, si sono ritrovati a ricevere la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, appena mitigata da una riduzione che può essere definita simbolica: "Ci è arrivato da pagare un bollettino da 460 euro per l’occupazione del suolo pubblico – dichiarano i proprietari delle bancarelle – Rispetto agli scorsi anni, ci sono stati tolti appena settanta euro, senza considerare minimamente tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare: prima, per tre mesi, siamo stati completamente chiusi, poi, per mantenere il distanziamento, molti sono stati spostati al parcheggio di Fontibuona, molto lontano dalle postazioni abituali. Facendo un’approssimazione, nel 2020 abbiamo perduto almeno metà del nostro fatturato. E’ questo l’aiuto che vogliono dare alle partite Iva? Oltretutto, girando diversi comuni della zona, possiamo fare il confronto, e non è molto favorevole: a Castefiorentino è stato fatto il 50 % di sconto, a Siena addirittura sono stati fatti pagare soltanto i mesi di gennaio e febbraio. E’ molto deprimente per noi, considerando anche che ad altre categorie, come baristi e ristoratori, è stato concesso di ampliare il proprio spazio sul suolo pubblico senza pagare niente. Di certo non siamo stati molto agevolati, ci chiediamo perché debbano accanirsi in questo modo su chi vorrebbe solo lavorare".

La risposta del Comune non si è fatta attendere: "L’amministrazione comprende le difficoltà degli operatori del commercio ambulante – ha dichiarato l’assessore Grazia Pingaro – Ad oggi, tuttavia, abbiamo dovuto far pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico per i mercati svolti. Siamo consapevoli delle difficoltà del settore, ma fino ad ora non è stato possibile applicare ulteriori sconti, sia per la mancanza di risorse sia per l’assenza di supporto normativo da parte del Governo. Stiamo comunque verificando la possibilità di intervenire con ulteriori sostegni al comparto".

Marco Brunelli