Tavolo Beko, la Toscana in pressing. La lettera unitaria parte per Roma

Regione, Provincia, Comune e sindacati: "Non è più procrastinabile un chiarimento sul futuro di Siena"

Tavolo Beko, la Toscana in pressing. La lettera unitaria parte per Roma

Regione, Provincia, Comune e sindacati: "Non è più procrastinabile un chiarimento sul futuro di Siena"

E’ stata inviata venerdì scorso a Roma la lettera firmata da tutte le istituzioni locali e regionali sulla vertenza Beko. Dopo la riunione martedì scorso del tavolo sulle crisi industriali, presieduto da Valerio Fabiani, la Toscana parla dunque con una sola voce e si rivolge al Governo, per chiedere di convocare "senza ulteriori indugi" il tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy su Beko Europe.

La missiva è stata sottoscritta dallo stesso Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, con il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, il presidente della Provincia, Agnese Carletti, Giuseppe Cesarano (Fim Cisl Siena), Daniela Maniero (Fiom Chil Siena) e Massimo Martini (Uilm Uil Siena) ed è indirizzata al ministro Adolfo Urso e alla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

Istituzioni e sindacati chiedono di formalizzare la convocazione del tavolo, anche richiamando quanto era stato concordato all’ultima riunione al ministero il 25 giugno, ovvero di riunirsi entro la fine di settembre per "un doveroso aggiornamento sulla vicenda, prima della presentazione del piano industriale". Una richiesta che, ricorda la lettera, era innanzitutto provenuta dalle organizzazioni sindacali proprio per consentire un confronto sulle prospettive di Beko in Italia e anche in Toscana. Nella lettera si definisce "non più procrastinabile" un chiarimento sul destino della produzione nazionale ex Whirlpool e in particolare sul futuro dello stabilimento di Siena, dove da oltre 10 anni si procrastina il ricorso agli ammortizzatori sociali e dove, direttamente e indirettamente, sono occupati centinaia di lavoratori.

"Lo spirito di tale richiesta – come si legge nella comunicazione congiunta e annunciato dal sindaco di Siena, Fabio – è di consentire un proficuo e aperto confronto sulle prospettive di Beko in Italia e anche in Toscana, non essendo accettabile una comunicazione unilaterale da parte aziendale tanto più che, al momento, non sono state fornite le garanzie minime e fondamentali sull’importante operazione di acquisizione/integrazione di Whirlpool con Beko in merito alla salvaguardia delle attività e dei livelli occupazionali. Come abbiamo costantemente segnalato, non appare più procrastinabile ottenere chiarimenti sul destino della produzione nazionale e in particolare dello stabilimento di Siena".

C.B.