Teatro Poliziano, stagione ’sold out’ "Un pubblico entusiasta in platea"

Il bilancio della Fondazione presieduta da Sonia Mazzini: "La passione di Montepulciano deve essere coltivata"

Teatro Poliziano, stagione ’sold out’  "Un pubblico entusiasta in platea"

Teatro Poliziano, stagione ’sold out’ "Un pubblico entusiasta in platea"

Sarà stata la voglia di tornare in teatro dopo gli anni delle chiusure e dei distanziamenti, saranno stati i nomi in cartellone, ma resta il fatto che la stagione appena conclusa anche al Poliziano è stata probabilmente la più seguita di sempre. Dati alla mano, con 250 abbonati in un comune di 14mila abitanti, con ogni spettacolo andato in sold out, la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, che dal 2009 cura la programmazione, può ben dirsi soddisfatta. Sei spettacoli, ma di livello davvero straordinario per una piccola realtà: Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi, Marisa Laurito, Paolo Fresu, Ugo Dighero, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Lino Guanciale e Francesco Montanari, e infine Andrea Pennacchi.

"Abbiamo voluto coinvolgere nomi importanti – confermano dalla Fondazione, presieduta da Sonia Mazzini – proprio per riportare il pubblico in teatro dopo questi anni difficili, mantenendo sempre il giusto equilibrio tra la popolarità e ricerca della qualità. Senza rinunciare a scommettere su spettacoli al debutto e prove di sperimentazione". La risposta del pubblico c’è stata, e non solo in termini numerici. "Dopo gli spettacoli – affermano i curatori della stagione – capita sempre più spesso che gli artisti si trattengano, magari per un firmacopie o per un po’ di fotografie. E in queste occasioni era palpabile l’entusiasmo del pubblico".

La realtà di Montepulciano del resto è quella di una radicata tradizione teatrale, un terreno fertile. "È vero – confermano dalla Fondazione – ma un terreno fertile deve essere coltivato. Per quanto il rapporto tra il pubblico e il teatro sia saldo, non puoi mai dare niente per scontato. Anche perché proprio dove c’è questa tradizione, c’è anche una maggiore consapevolezza critica. Per cui se da una parte puoi fare affidamento su un legame forte, dall’altra sai che hai a che fare con un pubblico più preparato e quindi, giustamente, più esigente".

La Fondazione è adesso alle prese con l’organizzazione del Cantiere internazionale che ogni anno viene allestito durante l’estate, ma già si inizia a pensare anche alla prossima stagione del Poliziano, che dovrà fare i conti anche con i lavori di efficientamento energetico finanziati con i fondi del Pnrr. "È presto per parlare di nomi – anticipano dalla Fondazione – ma sicuramente anche la prossima stagione manterrà la nostra abituale impostazione di equilibrio tra il teatro popolare e la voglia di portare in scena cose che non si vedono altrove".

Riccardo Bruni