Non c’è pace per i lavoratori di Telco Soluzioni Digitali a Belvedere di Colle di Val d’Elsa, da tempo in stato di agitazione per i temi relativi alla mancanza di un piano industriale e a certezze per il futuro, come evidenziato già nelle scorse settimane da sindacati e Rsu. Proclamato adesso un altro sciopero per la questione degli stipendi, emersa una settimana fa con una prima astensione dal lavoro che poi era terminata con l’arrivo della seconda tranche dei salari almeno per una parte delle maestranze. In più la vicenda Telco sarà affrontata a Firenze in un incontro presso la Regione in programma lunedì 11 novembre: la vicenda ha infatti una valenza regionale, visto che l’azienda occupa in tutta la Toscana oltre 400 addetti, cinquanta dei quali appunto a Colle. Ieri mattina i dipendenti dell’area industriale di Belvedere dell’azienda in appalto, si sono riuniti in assemblea alla presenza anche del segretario generale di Slc Cgil Samuele Bernardini e di Roberto Giubbolini, componente della segreteria confederale della Camera del Lavoro di Siena. La decisione: incrociare di nuovo le braccia, in attesa degli auspicati cambiamenti in positivo in merito al saldo della mensilità. Ognuno dei lavoratori ha ricevuto il cinquanta per cento dello stipendio il 20 ottobre, dopo che l’azienda aveva manifestato l’intenzione di effettuare il pagamento delle spettanze in due tranche. Il secondo scaglione, atteso prima per il 24 e poi fra il 28 e il 30 ottobre è stato riscosso, a ieri, solo da una parte della forza lavoro della Toscana, in base ai dati in possesso degli stessi dipendenti che si sono radunati nella sede di Belvedere. Dipendenti che ricorrono dunque a un altro sciopero, con l‘obiettivo di tenere alta l’attenzione sulle questioni più stringenti sollevate fino dal mese di settembre, "dalle carenze di materiali per svolgere la lavorazione quotidiana e di dispositivi per la sicurezza, alla mancanza di un piano industriale", come ha ribadito Samuele Bernardini per Slc Cgil. Esponenti sindacali e lavoratori, dal canto loro, si rivolgono sia all’azienda che al committente FiberCop per cercare di ottenere delle risposte su un quadro attuale che appare poco rassicurante. "Si assiste – concludono – a una grave assenza di comunicazioni sia con i sindacati che con i lavoratori".
Intanto Silvia Noferi, consigliera regionale M5S, ha presentato un’interrogazione sulla vicenda della Telco spa e sul futuro dei 600 lavoratori toscani: "L’11 novembre si svolgerà un incontro tra l’Unità di crisi della Regione e i sindacati. Con questa interrogazione chiedo se sono stati convocati anche i dirigenti dell’azienda, gli unici che possono fare chiarezza sul futuro".
Paolo Bartalini