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Tensione alla Fantacci srl. I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia

Il motivo è la "disdetta della contrattazione di secondo livello da parte dell’azienda". Pacchetto di sedici ore di sciopero entro la fine del mese .

Tensione alla Fantacci srl. I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia

Hanno di nuovo incrociato le braccia, i lavoratori di Fantacci Industrie srl a Poggibonsi. Riuniti in assemblea, i dipendenti hanno deciso di proseguire nello stato di agitazione proclamato dalla Fiom Cgil e dalla Rsu poco più di un mese fa, il 5 febbraio, in seguito alla "disdetta della contrattazione di secondo livello da parte dell’azienda". Un pacchetto di sedici ore di sciopero, entro la fine di questo mese. L’altro giorno si sono astenuti dal lavoro durante le ultime due ore del turno gli addetti, cinquanta, di questa importante realtà produttiva della Valdelsa che è attiva da sessanta anni nel campo degli utensili per serramenti in legno con sede a Poggibonsi in via Raffaello, quartiere del Palagetto. Dopo il primo sciopero con i lavoratori davanti all’ingresso dell’azienda insieme agli esponenti di Fiom Cgil Daniela Miniero, segretaria provinciale, e Fabio Cameli, ecco dunque la prosecuzione. Alla base della decisione, come hanno spiegato l’organizzazione sindacale e la Rsu di Fantacci Industrie, "la disdetta, da parte dell’azienda, del contratto integrativo, una decisione unilaterale senza un confronto con le parti sociali". Il contratto integrativo, come spiegato a suo tempo dalla Rappresentanza sindacale unitaria ripercorrendo in breve le varie tappe, "era stato sottoscritto in origine già nel 1999 per essere periodicamente rinnovato e prevedeva in partenza un premio di produzione e successivamente una integrazione alla paga base e un premio di risultato". Poi gli altri eventi, ricordati in sintesi sempre dai membri della Rsu: "Nel 2010 una prima disdetta degli accordi e adesso, nella comunicazione inviata a inizio febbraio dall’azienda si fa riferimento ancora alla crisi e al quadro economico dell’epoca della crisi. Ma per quegli avvenimenti di oltre un decennio fa, i lavoratori hanno già pagato e non sono più disponibili a ulteriori sacrifici. Tanto più che l’azienda nel tempo ha compiuto notevoli investimenti, compresa l’apertura a Certaldo di un nuovo stabilimento, e il fatturato risulta in pieno sviluppo. Aspetti positivi, senza dubbio. Ma questo modo, con una ulteriore disdetta di intese - concludono i componenti della Rsu di Fantacci Industrie a Poggibonsi - vengono in un colpo vanificate le conquiste dei lavoratori di tutti questi anni".

Paolo Bartalini