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Emergenza furti nel parcheggio della Mens Sana
Momenti di terrore venerdì sera nel parcheggio della Mens Sana: una coppia di quarantenni, terminato l’allenamento in palestra, nell’andare a riprendere l’auto, una Ds3 Crossback del valore di circa 30mila euro, hanno notato un paio di individui armeggiare attorno al veicolo. I due fidanzati hanno prima attivato il telecomando dell’auto, facendo accendere le frecce del veicolo, poi hanno iniziato a gridare verso i due sconosciuti che, una volta scoperti, si sono dati alla fuga su un Suv 3008 Pegeut, rischiando addirittura di andare fuori strada.
"Siamo abituati a non lasciare mai niente in macchina – racconta la coppia – neanche le monetine. Il sospetto è che quei due cercassero proprio di rubarci l’auto, anche perché abbiamo trovato la maniglia parzialmente danneggiata". E ancora: "Quando li abbiamo visti e abbiamo iniziato a gridare, sono saliti sul loro Suv e sono scappati – continua la coppia –. Siamo riusciti a prendere alcuni dei numeri di targa, ma non tutti. Poi siamo andati a sporgere denuncia dai carabinieri".
Il problema del parcheggio è sostanzialmente il fatto che manca completamente l’illuminazione, nonostante l’area sia da sempre molto frequentata. Ci parcheggiano infatti non solo gli atleti delle squadre che si allenano nell’impianto di viale Sclavo, ma anche chi frequenta la palestra della Mens Sana, i genitori dei bambini che giocano nelle formazioni sportive biancoverdi e coloro che portano a spasso il cane, lasciando l’auto in sosta.
In passato ci sono già stati episodi di furti all’interno delle auto, da dove sono sparite giacche, occhiali da sole o le poche monete lasciate in bella vista. Stavolta però l’episodio pare destinato a suscitare maggiore preoccupazione, perché indica chiaramente che i frequentatori del parcheggio sono esposti al pericolo. L’assenza di illuminazione potrebbe infatti favorire anche eventuali rapine o aggressioni nei confronti di chi esce dalla palestra dopo l’allenamento. In molti da tempo chiedono l’installazione di qualche punto luce nel parcheggio, dove per raggiungere l’auto spesso è necessario attivare la torcia del cellulare per vedere dove si cammina. Del caso, come detto, si occupano i carabinieri, che spesso passano nella zona per i quotidiani controlli.