Tentato omicidio a colpi di forbice. Il ferito ricostruisce l’aggressione

Domani per la prima volta la vittima, che si è salvata, racconterà cosa è accaduto a fine agosto a Colle. In aula ci sarà anche il cameriere accusato di volerlo uccidere. Il pm Menicucci ha disposto una perizia .

Tentato omicidio a colpi di forbice. Il ferito ricostruisce l’aggressione

di Laura Valdesi

SIENA

Sarà la prima volta che i due (ormai ex) amici si trovano faccia a faccia in tribunale. Da quando il cameriere di 32 anni originario del Niger ha tentato di uccidere un 34enne straniero facendolo finire alle Scotte in prognosi riservata. Si è salvato per miracolo, grazie anche alla professionalità dei medici del policlinico. Gravissime le ferite riportate all’addome e al petto. Profonde e tali da richiedere più interventi. Ma adesso che, dopo quasi due mesi, è uscito dal tunnel può affrontare l’incidente probatorio che il pm Serena Menicucci ha chiesto ed ottenuto dal gip Sonia Caravelli. Si svolgerà domani, a porte chiuse. E in aula investigatori ed avvocati, Stefano Borgheresi e Manfredi Biotti, compreso il 32enne finito in cella, ascolteranno la ricostruzione di quei momenti terribili che hanno scosso Colle. Perché era accaduto alle prime luci dell’alba in pieno centro storico, due passi dal Comune, in via del Campana. Ed un episodio tanto efferato aveva lasciato di stucco i residenti, preoccupati che in giro ci fosse qualcuno armato di coltello, pronto ad aggredire. Ci avevano pensato i carabinieri della compagnia di Poggibonsi, con la stazione locale, a fermare il cameriere accusandolo di aver preso a colpi di forbice il libico. Che secondo quanto sostiene quest’ultimo, sarebbe stato colpito con le forbici usate per potare mentre dormiva sul divano. Di qui l’accusa di tentato omicidio da cui deve ora difendersi.

Quello di domani è dunque un passaggio fondamentale dell’inchiesta della procura per fare chiarezza in quanto sarebbero stati da soli in casa. La parola del presunto aggressore contro quella della vittima. Un aiuto arriverà anche dalla perizia che il pm Menicucci ha disposto sulle forbici per capire in primis a chi appartengono le impronte che ci sono sopra ma anche, come sempre in questi casi, la direzione in cui sono state inferte le gravi ferite. Se, appunto, mentre dormiva oppure magari c’è stata una colluttazione.