DIEGO MANCUSO
Cronaca

Tenuta Fanti, donne al timone: "Un’esperienza simbolo dell’agricoltura in Toscana"

Visita della vicepresidente della Regione nell’azienda di Montalcino produttrice di vino "Due sorelle che proseguono l’attività di famiglia e che fanno prodotti biologici".

Visita. alla Tenuta Fanti. della Saccardi

Visita. alla Tenuta Fanti. della Saccardi

La trasferta in Val d’Orcia di Stefania Saccardi, vice presidente della Regione Toscana ha fatto tappa anche a Montalcino. Qui Saccardi ha voluto visitare la Tenuta Fanti, azienda che prende il nome dalla famiglia che ne è proprietaria dall’800 e che, nei primi anni settanta, sotto l’impulso di Filippo, attuale contitolare, si è trasformata da mezzadrile in viti-vinicola, producendo Brunello, Rosso e altre denominazioni e vini IGT. Ad attirare l’Amministratrice regionale è stata ‘la guida’ dell’attività, che oggi è affidata a due giovani donne, figlie di Filippo: Elisa, 44 anni, laureata in agraria e subito inserita in azienda, e Elena, 40 anni, laureata in farmacia. "In un territorio come quello di Montalcino, già importante per la Toscana, un’azienda che ha una produzione di alta qualità vinicola ed è guidata da due donne, è rappresentativa dell’agricoltura della nostra regione" ha detto Saccardi. "Due sorelle che proseguono l’esperienza, la tradizione di famiglia e che fanno produzione biologica – ha sottolineato la vice presidente -, di qualità, con grande attenzione e rispetto del territorio, costituiscono una realtà di grande valore". "Dobbiamo fare i conti con l’Europa, che mette l’agricoltura tra le prime cause di inquinamento ambientale – ha aggiunto Saccardi -, ma intanto come Toscana, grazie ad ingenti investimenti pubblici, siamo recentemente diventati la regione d’Italia con la maggiore superfice destinata al biologico, pari al 35% del territorio agricolo". Sincera soddisfazione per la visita è stata espressa, anche a nome della sorella Elena, professionista di laboratorio, da Elisa, che si occupa, con il babbo Filippo, della conduzione generale dell’azienda. "La presenza delle istituzioni è importante – ha detto Elisa – perché così chi lavora si sente considerato e perché possiamo spiegare cosa facciamo, come lo facciamo e soprattutto di cosa abbiamo bisogno".

Diego Mancuso