ANNA DUCHINI
Cronaca

Terme di Chianciano Barbetti: "Ora la Regione deve fare la sua parte"

Dopo l’approvazione dell’omologa del concordato, Federalberghi parla di "notizia positiva, ma tutto il settore attende strumenti integrati".

Terme di Chianciano Barbetti: "Ora la Regione deve fare la sua parte"

di Anna Duchini

Scendono in campo gli albergatori di Chianciano e chiedono con forza a Regione, Comune e società Terme di fare un rilancio forte dell’economia turistica. "È positiva la notizia dell’omologa del concordato ma adesso dobbiamo agire su più fronti perché non può bastare il piano industriale delle terme, che attendiamo di conoscere; ci vogliono strumenti integrati", è la dichiarazione del presidente di Federalberghi Daniele Barbetti chiama in causa più soggetti istituzionali fra cui la Regione alla quale dice che "gli albergatori attendono che svolga la sua parte come ha fatto con Montecatini Terme, perché non esistono città termali di serie A e di serie B, siamo certi che il presidente Giani e l’assessore Ciuoffo attenzionino da subito e con la massimo urgenza il quadro di Terme di Chianciano Immobiliare". Altra questione toccata dal presidente Barbetti è quella del decoro urbano, facendo così appello al Comune e ovviamente quello dello sviluppo e recupero delle imprese alberghiere.

Sul tema dell’importante passo di svolta per le Terme di Chianciano interviene Letizia Giorgianni, deputato di Fratelli d’Italia. "Apprendo con entusiasmo la notifica da parte del Tribunale di Siena del decreto di omologa del concordato – afferma la parlamentare – proposto dalla società Terme di Chianciano dopo due anni di grande lavoro e impegno da parte dei nuovi azionisti, dei lavoratori dipendenti, senza dimenticare l’opera fondamentale svolta dall’amministrazione comunale di Chianciano Terme che ha affiancato e sostenuto con grande tenacia e determinazione il percorso intrapreso dalla nuova proprietà, senza perdersi d’animo, nemmeno nei momenti più difficili".

La società prevede infatti un ulteriore aumento di capitale di sei milioni per attuare il piano di interventi, necessari e indispensabili per la riqualificazione del complesso termale. "Da parte mia –afferma Giorgianni – ci sarà grande attenzione per un territorio a me vicino anche attraverso un dialogo costante con l’amministrazione di Chianciano Terme e la nuova proprietà, con l’intento di portare la questione del rilancio del settore termale anche all’interno della sede parlamentare".

Ieri era arrivato l’atteso annuncio dell’omologa del concordato. "Elemento imprescindibile per garantire l’attuazione del piano di rilancio - si legge nel comunicato stampa dell’azienda - è la più che mai urgente risoluzione della questione collegata alla liquidazione della società Terme Chianciano Immobiliare, controllata dalla Regione: è oggettivo che non sia possibile avviare un piano di investimenti in presenza di un soggetto ’proprietario’ impossibilitato a potersi confrontare".