
di Massimo Cherubini
Per il nuovo stabilimento termale di Bagno Vignoni si allungano i tempi di apertura. Ritardi causati della pandemia, ma anche dovuti alla definizione dei termini per l’erogazione di un mutuo (150mila euro) che il Comune ha dovuto chiedere per far quadrare i conti. Nel senso che l’opera, che ha un costo di circa 2 milioni di euro, è finanziata dalla Regione. Ma non totalmente. La parte mancante la deve sostenere il Comune. Ed è per questo che è stato richiesto un finanziamento bancario. Oltre agli aspetti di carattere finanziario ci sono anche alcun dettagli di natura progettuale: sono state proposte delle varianti, approvate da tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, che riguardano aspetti di rifinitura non legati alla struttura. Le nuove terme, che vanno a restituire ai cittadini lo storico servizio pubblico cessato, per "fine vita" dello stabilimento ubicato nel cuore del piccolo centro, da oltre dieci anni. Il Comune ha fatto realizzare il progetto per un nuovo stabilimento, sono stati concessi i finanziamenti pubblici e ora si spera di inaugurarlo quanto prima. "Purtroppo – dice il sindaco Danilo Maramai – fare previsioni sui tempi non è facile. Per le difficoltà di questo momento che rallenta tutto. Contiamo di concludere i lavori per la metà del prossimo anno. Più lunghi, per ovvie ragioni, i tempi per renderlo operativo".
Il nuovo stabilimento termale, che prevede i servizi di inalazione e fanghi, sta crescendo poco distante dalla vasca simbolo storico di Bagno VIgnoni. Oltre ai servizi ci sarà una piscina con tutti i servizi annessi. "Per la gestione – dice ancora Maramai – abbiamo ipotizzato una società di servizio. La maggioranza delle azioni, il 60%, sarà del Comune; la gestione verrà affidata, con procedure di evidenza pubblica a operatori esperti". Per il vecchio stabilimento è già prevista una diversa destinazione d’uso. Ovviamente mantenendo le tipicità strutturali sulle quali vi è il controllo della Soprintendenza. In questi locali verranno realizzati dei punti commerciali pregiati perché l’immobile, di proprietà privata, è alle spalle della vasca. Un passaggio obbligato per chi visita Bagno Vignoni.