Sogni, storie e stelle. Una volta erano di celluloide, oggi regna il digitale, ma la settima arte è sempre quella, con la sua magia che si accende quando in sala si spengono le luci. Si è aperta ieri al Metropolitan la ventottesima edizione del Terra di Siena International Film Festival, con le prime proiezioni dei film ospitati dalla manifestazione cinematografica ideata e diretta da Maria Pia Corbelli. Tante prime visioni, tanti ospiti, tante novità, per una kermesse che ogni anno si rinnova portando a Siena protagonisti della scena internazionale. A partire dalla produttrice americana Eleonora Granata-Jenkinson, che da ieri pomeriggio presiede la giuria della gara. "Sono tutti film di altissima qualità – anticipa – e ci saranno sicuramente delle sorprese in questi giorni di proiezioni".
La produttrice ritorna a Siena dopo dieci anni, da quando nel 2014 accompagnò il suo film ‘Medeas’ proprio al festival senese. "Questa edizione – dice la fondatrice e direttrice Maria Pia Corbelli – è straordinariamente ricca di star. E grazie al gemellaggio con il China Science and Technology Film Week ci occuperemo di un tema molto delicato come quello che riguarda l’uso delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale nel mondo del cinema". All’argomento sarà infatti dedicato il convegno di venerdì, che si svolgerà a partire dalle 11 al Santa Maria della Scala, al quale prenderanno parte Simonetta Amenta, Maurizio Nichetti, Roberta Torre, Gianni Canova, Adriana Chiesa Di Palma e la stessa Eleonora Granata-Jenkinson, con la direzione artistica curata da Stefania Casini.
Le proiezioni proseguiranno fino a venerdì nella sala del Metropolitan, dove ieri ha aperto la rassegna il thriller ‘The Big Mother’ di Antonello Altamura con Marina Suma e Vincenzo Bocciarelli, tutti presenti in sala ad accompagnare il film. In programma c’erano poi ‘Let them be naked’ di Jeff Garner, anche lui ospite del festival, e quindi ‘La casa di Ninetta’, opera prima da regista di Lina Sastri, che ritorna a Siena dopo aver già ricevuto il Seguso Award di questa edizione del festival, in occasione dell’anteprima che si è svolta alla Mostra del Cinema di Venezia. A chiudere la prima giornata era prevista la proiezione di ‘Luna Nova’ di Luigi Capuano.
Si riprende oggi a partire dalle 16.30 con ‘La cosa migliore’ di Federico Ferrone, ‘La Passione secondo G.H.’ Di Luiz Fernando Carvalho, ‘Cascade’ dal regista canadese Egidio Coccimiglio e ‘Non aprite quella bara’ di Matteo Querci. Giovedì si parte dalle 16 con ‘Bosco Martese’ di Fariborz Kamkari, ‘What Remains’ di Ran Huang, ‘Never Look Away’ di Lucy Lawless e ‘Stranger Eyes’ di Yeo Siew Hua.
Venerdì, dopo il convegno al Santa Maria si torna al Metropolitan dalle 15.30 con ‘L’oste a pedali’ di Giulia Livigni, ‘Madame Luna’ di Daniel Espinosa, ‘South of Hope Street’ della regista statunitense Jane Spencer che sarà accompagnata in sala dal cast al completo con William Baldwin, Tanna Frederick, Angelo Boffa e Jack McEvoy. Chiuderà il programma ‘Il Santo di Carne’ di Giuseppe Alessio Nuzzo.
Sabato il festival si sposterà infine al Teatro dei Rozzi per le proiezioni dei corti a partire dalle 15 e poi, dalle 19, la premiazione, una serata di gala con tanti ospiti, condotta da Maria Pia Corbelli e Marianella Bargilli, accompagnata dall’esibizione dell’Ateneo della Danza con ballerini della Scala di Milano diretti da Marco Batti.