
Terremoto, scuole chiuse a Gaiole
di Marco Brogi
Notte di paura anche in Valdelsa e nel Chianti. La scossa di terremoto di magnitudo 3.5 delle 21,51 di mercoledì sera con epicentro a Siena si è sentita soprattutto a Monteriggioni e Staggia, ma ha creato panico anche a Poggibonsi, Casole, Gaiole, Castellina e Radda in Chianti. Situazione più tranquilla a Colle e San Gimignano. A Gaiole in Chianti il sindaco Michele Pescini ha deciso, a scopo precauzionale, di chiudere le scuole elementari e medie. Regolarmente aperte, invece, le scuole degli altri comuni. In tutti, però, gli uffici tecnici hanno effettuato controlli per verificare eventuali danni riportati dagli edifici e dalle strutture. Controlli che continueranno anche oggi.
E’ a Monteriggioni che la scossa delle 21,51 si è sentita maggiormente. Qualcuno è sceso in strada, altri hanno passato qualche ora in macchina. La paura è stata tanta e c’è chi l’ha esternata sui social, commentando in tempo reale le varie scosse che si sono succedute nella notte. "Non sono state riscontrate criticità sul territorio – spiega l’amministrazione comunale di Monteriggioni –. Le scuole pubbliche sono rimaste aperte. Decisione che è stata presa a seguito di un confronto tra il sindaco e il prefetto". Ieri mattina, prima dell’inizio delle lezioni, i tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo negli degli edifici scolastici. "Visto quello che è accaduto in Turchia, quando ho sentito quella scossa mi sono sentita raggelare. Stavo guardando il Festival di Sanremo in tv e si è mosso il divano". Questo il racconto di una pensionata di Castellina Scalo, che ha postato la sua ansia su facebook, come hanno fatto tanti altri.
Sempre a Castellina Scalo un 78enne quanto ha visto tremare il lampadario ha avuto un piccolo malore. Con lui c’erano la moglie e il figlio, che lo hanno tranquillizzato. Dopo qualche minuto, fortunanatamnte, l’anziano si è ripreso. Paura anche a Staggia, nel comune di Poggibonsi, ma in linea d’aria a pochi chilometri da Monteriggioni. Quadro un po’ meno ansiogeno, invece, a Colle e San Gimignano, dove c’è anche chi non si è accorto di nulla. Nemmeno della prima scossa, la più forte, quella che ha convinto tanti senesi a uscire di casa e a scendere in strada. Scene che in Valdelsa e nel Chianti, a parte qualche caso sporadico, non si sono viste.