In primavera è bene che sbocci la poesia: ecco la nuova raccolta in versi di Rosanna Pavanati, che offre al suo pubblico ‘Tessere di mosaico’ per le Edizioni Betti. "Il lettore scorrerà senza difficoltà – scrive Riccardo Benucci nella prefazione – e in armonica successione le diverse parti che compongono il libro, non avvertendo contrasti fra l’una e l’altra", ed è un primo segno di coerenza creativa che porta ad un’unica timbrica, ad un solo tono volutamente fra il nostalgico ed il descrittivo. Lo si avverte subito nella introduttiva ‘Solitaria la pieve romanica’ fino alla volutamente surreale ‘Le nuvole di Magritte’, ma soprattutto in ‘La neve sulla strada’ che offre un paesaggio intimo che sfocia in un’immagine onirica. Denso il segno del ricordo: ecco ‘Tramonto’ che anticipa i lampi più brevi ma per questo non meno intensi come ‘Ombrelloni’, uomo e natura che sembrano subito confrontarsi. Un libro che lei definisce piccolo: forse come formato ma non come risultato e coinvolgimento. E sono questi che fanno l’uomo grande e vivo. Si chiude con il senso circolare di una filastrocca. Passato e presente si fondono. Niente di meglio.
Massimo Biliorsi