REDAZIONE SIENA

Test di Medicina, 718 studenti al San Niccolò

Ieri la prova di ammissione, in contemporanea con tutti gli atenei, per il corso di laurea a numero programmato. Sono 250 i posti a Siena

Erano attesi in 764, si sono presentati 718 aspiranti a Medicina e Chirurgia, ieri al complesso didattico San Niccolò dell’Università di Siena, dove si è svolto, in contemporanea con tutti gli atenei italiani, il test di ammissione al corso di laurea a numero programmato. E’ la prova predisposta dal Ministero dell’Università per aprire le porte del corso più ambito in Italia, soprattutto dopo la pandemia, che ha visto impiegati in corsie ospedaliere e ambulatori anche neolaureati, senza specializzazione e senza esperienza. Con una procedura di selezione assai complessa, che tiene conto del risultato del test d’ingresso ma anche della sede di studio scelta, in Italia quest’anno ci sono 15.876 posti fra tutte le facoltà di Medicina.

E gli aspiranti medici, iscritti al test, sono stati 65.378: ovvero uno su quattro ce la fa (ad entrare). A Siena si sono presentati in 718; i posti per studiare nell’ateneo sono invece 250. Questo non vuol dire che i primi 250 a superare il test troveranno posto a Siena: la graduatoria – attesa per metà settembre - è nazionale e i 15.876 posti a disposizione saranno assegnati fra tutti gli atenei, in base al risultato del test ma anche alla preferenza della sede indicata dal candidato per studiare. Certo è solo che i 718 che hanno fatto il test a Siena sono toscani, ma non è detta che studieranno all’Università: la norma inserita in tempi di Covid per evitare gli spostamenti e ancora applicata, vuole che il test debba essere fatto nell’Università più vicina al luogo di residenza. Pertanto a Siena tengono la prova i candidati delle province di Siena, Arezzo e Grosseto (gli altri a Firenze o Pisa). Poila scelta della sede di studio potrà portarli anche fuori Toscana.

Ieri l’Università di Siena ha affrontato, con il test di Medicina, la prima grande prova con i corsi a numero programmato: "Abbiamo messo a disposizione 12 spazi, fra aule e altri ambienti, all’interno del San Niccolò – spiega Catia D’Avanzo, responsabile del procedimento per l’ateneo -: gli aspiranti devono esibire l’autocertificazione Covid, e sono dislocati con distanziamento di un metro fra loro. Purtroppo non abbiamo potuto far entrare chi si è presentato a cinque minuti dall’inizio del test, che scatta alle 13 in contemporanea nazionale. I ragazzi erano invitati a presentarsi due ore prima, per la procedura d’ingresso e arrivare in extremis non è rispettoso nei confronti di chi l’ha fatto e nemmeno segno di maturità, di fronte ad un esame che decide il percorso di studio universitario".

Il test di ammissione è costituito da 60 quiz a risposta multipla, da svolgersi in massimo cento minuti. Nello specifico sono previsti 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 di ragionamento logico e problemi; 23 quesiti di biologia, 15 di chimica e 13 di fisica e matematica. "Una prova complicata, la parte di biologia più difficile del solito" dice all’uscita un aspirante medico. "Nel caso avessi il posto, andrei a Firenze, ma solo perché da Arezzo è più facilmente raggiungibile", dice una giovane. Tanti quelli che vorrebbero studiare a Siena, il cui ateneo è preferito per la proposta didattica, oltre che per la vivibilità della città. "Credo sia andata bene; di cultura generale c’era solo una domanda, sulla politica", rivela una ragazza. "Una domanda di attualità, sull’ecologia, mi è parsa un po’ insidiosa", aggiunge un’altra.

"Le domande? Una sull’anemia di biologia non l’ho capita. Poi matematica e fisica per me sono difficili; chimica invece facile". "Troppi quesiti di biologia e forse anche di matematica, rispetto a quel che mi aspettavo – dice una giovane -. Direi difficoltà media. Speriamo bene".

Paola Tomassoni