PAOLO BARTALINI
Cronaca

Tigli sulla Cassia a rischio. Ecologisti a gamba tesa:: "A Staggia niente pericoli"

L’associazione ambientalista Grig ha inoltrato un’istanza di accesso civico. Coinvolti dai ministeri, alla Soprintendenza fino alle forze dell’ordine.

L’associazione ambientalista Grig ha inoltrato un’istanza di accesso civico. Coinvolti dai ministeri, alla Soprintendenza fino alle forze dell’ordine.

L’associazione ambientalista Grig ha inoltrato un’istanza di accesso civico. Coinvolti dai ministeri, alla Soprintendenza fino alle forze dell’ordine.

Salvare i tigli sulla Cassia. Un’altra iniziativa, dopo petizioni e prese di posizione di questi giorni, è a cura del Gruppo di intervento giuridico (Grig), associazione ecologista che ha inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali, adozione di provvedimenti coinvolgendo i ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e Trasporti, oltre alla Regione, l’Anas, la Soprintendenza di Siena, la Provincia di Siena, il Comune di Poggibonsi, i Carabinieri Forestali e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Obiettivo, secondo Grig, "verificare se vi siano effettivi pericoli statici o di carattere sanitario delle alberature allo stato non conosciuti e se vi siano eventuali autorizzazioni amministrative".

Stefano Deliperi del Grig spiega: "Non si capisce l’astio verso gli alberi che serpeggia nel Bel Paese, stavolta sono a rischio nove esemplari di tiglio lungo via Romana, il tratto urbano della Cassia, a Staggia Senese. I residenti sono stati informati dall’amministrazione comunale che gli alberi rischiano di esser tagliati per consentire il rifacimento dei marciapiedi". Da qui le domande, da parte del Gruppo: "Si tratta di alberi pericolanti? Malati? Ci sono perizie che accertano la pericolosità o il rischio sanitario? Non pare proprio". Invece "esistono tecnologie e tipologie per realizzare marciapiedi salvaguardando alberi e apparato radicale. Basta un po’ di buona volontà e sono accessibili anche fondi statali e comunitari. Lo afferma anche la giurisprudenza amministrativa, che ha posto un principio granitico: senza la comprovazione adeguata della pericolosità, gli alberi non si tagliano".

Inoltre, aggiunge Grig, la Cassia, "realizzata nel 1928, è tutelata per legge con il vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), per cui ogni intervento su di essa (alberi compresi) deve essere preventivamente autorizzato". Altro aspetto, per concludere: "La presenza di alberature stradali, di siepi, di boschi lungo la viabilità ha grande importanza ambientale, paesaggistica e per l’abbattimento degli inquinamenti e, infine, per il contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, e così – conclude l’associazione – il Grig auspica un sereno ripensamento che corregga intenzioni decisamente abnormi e lesive dell’ambiente".

Paolo Bartalini