Tittia, l’Oca e le fasi della mossa: "In Fontebranda? Come in famiglia. Cavalli, nuovi sì purché esperti"

Il fantino amareggiato per il Palio perso di un soffio: "Tabacco non era più veloce ma un filino più esperto" "Rincorsa tutta dentro, se si guardano le Carriere indietro è capitato più volte che non fosse così".

Tittia, l’Oca e le fasi della mossa: "In Fontebranda? Come in famiglia. Cavalli, nuovi sì purché esperti"

Tittia, l’Oca e le fasi della mossa: "In Fontebranda? Come in famiglia. Cavalli, nuovi sì purché esperti"

di Laura Valdesi

SIENA

Tittia, la domanda che molti si fanno: Tabacco, il cavallo vittorioso dell’Onda, galoppava molto più forte di Veranu?

"Secondo me no. Credo che fosse solo un filo più esperto. E’ stata la bella accoppiata a fare la differenza".

Anche Tittia su Veranu non era male come accoppiata però.

"Certo. Ma Carlo Sanna l’aveva già montato per il Palio, Tabacco, sempre nell’Onda. Sì, accoppiata cavallo-fantino più Contrada dove era già stato, Tabacco poi era un filino più esperto di Veranu: il piccolo vantaggio è stato questo".

Palio perso: quanta amarezza per Tittia?

"Tanta. Vivo sempre e soltanto per un risultato. Quando perdo non sono mai contento".

Il ritorno nell’Oca?

"Ho ritrovato una famiglia, mi hanno accolto in maniera esagerata il 29. Sei giorni fantastici".

Come sempre Tittia ha fatto un Palio molto nascosto, soppesando i valori degli altri. Sei cavalli esordienti: troppi?

"Sì, l’ho detto anche nei giorni della previsita che non si deve esagerare con i nuovi. Deve essere una lezione anche per il futuro: due, massimo tre debuttanti scelti però fra soggetti che hanno già battagliato in provincia".

Come Ares Elce, il cavallo del Leocorno, che ha dimostrato di poterci stare nel lotto. Potrebbe esserci per l’Assunta?

"Ha mostrato che il giochino gli piace, vediamo che lotto viene formato".

I due giorni di rinvio del Palio hanno fatto bene o male all’accoppiata Tittia-Veranu?

"Molto bene. Il Palio è ’maturato’ sotto tutti i punti di vista. Abbiamo ragionato dandogli l’impostazione giusta dal punto di vista strategico anche alla luce del rinvio".

Come hai trascorso le giornate in cui la Carriera è slittata?

"Sono tornato a scuderia a casa, naturalmente guardato a vista dall’Oca. Mi sono ’sfogato’ lì".

La mossa è da bocciare?

"Secondo me, considerando tutto, no. Si fa facile a parlare dopo ma quella del 4 luglio non è stata una situazione semplice per nessuno. Soprattutto per la rincorsa, di non facile gestione. Ambrosione ha fatto il massimo di ciò che poteva, era giusto andare via. Ora ci siamo un po’ fissati sul fatto che il Regolamento dice che la rincorsa debba essere tutta dentro ma se si guardano Palii indietro è capitato altre volte che non fosse così, specie con un cavallo che non ti sta fermo al verrocchino. Inoltre se il mossiere tiene su il canapo ci cappottiamo almeno in sei".

Dunque Ambrosione va confermato?

"Non sta certo a me dirlo, scelgono capitani e Comune".

Brigante, due successi consecutivi non mutano però gli equilibri del Palio.

"Sanna ha passato periodi brutti dove molti parlavano male di lui. Però i fantini vanno visti con i cavalli che montano. E’ una ruota che gira e adesso che la sorte gli strizza l’occhio non ha sbagliato niente. Bravo e basta".

Selva, Onda, Nicchio e Leocorno: quattro strade già aperte per l’Assunta. Solo la prima non correva a luglio.

"Esatto. Anche con la Selva rapporto ottimo".

Potrebbero tornare fra i canapi Anda e Bola, Zio Frac, Tale e quale?

"Presto per dirlo. Vediamo chi arriva alle previsite, chi le supera. L’importante è che siano cavalli esperti che hanno battagliato in provincia".