Tittia: "Nessun ricorso". Ma tutte le Contrade e i fantini l’hanno fatto

Rush finale per la giustizia paliesca: ieri ultimo giorno per le memorie. Ora la parola passa alla giunta comunale che decide entro il 30 novembre.

Tittia: "Nessun ricorso". Ma tutte le Contrade e i fantini l’hanno fatto

Rush finale per la giustizia paliesca: ieri ultimo giorno per le memorie. Ora la parola passa alla giunta comunale che decide entro il 30 novembre.

di Laura Valdesi

SIENA

Giustizia paliesca, i giochi sono fatti. Per quanto riguarda il quadro dei ricorsi, naturalmente. Ieri infatti era l’ultimo giorno utile per depositare le memorie nella speranza che la giunta comunale, giudice ultimo e inappellabile, mitighi (o tolga, cosa difficilissima) le sanzioni proposte dall’assessore delegato al Palio Giuseppe Giordano. Una sorpresa c’è stata, in verità. L’accettazione dell’ammonizione da parte di Tittia che correva nell’Istrice su Viso d’Angelo. E’ il fantino stesso a confermare di non aver fatto ricorso contro l’ammonizione. L’accusa per il sardo tedesco era quella di essere partito al primo posto al canape al momento dell’abbassamento. Il cambio, aveva obiettato nelle discolpe presentate dopo gli addebiti di contestazione, era collegato anche al fatto di aver trovato "un muro composto dalle Contrade Onda, Oca e Lupa". L’assessore delegato aveva ribattuto che dal filmato ufficiale emergeva chiaramente che il fantino "dal minuto 43 circa è rimasto fuori dallo schieramento in prossimità del verrocchino al fine di trovare la posizione più favorevole per effettuare la partenza avvenuta al minuto 46 circa". Non avendo altre ammonizioni pendenti per Tittia non scattano squalifiche. Tutti gli altri ’imputati’ per i fatti dell’Assunta, a differenza del sardo tedesco, hanno presentato le discolpe. L’ha fatto Brigante accusato sempre del cambio di posto, rischia un’ammonizione. A maggior ragione prova ad evitare di saltare il 2025 Tamurè, fantino del Nicchio, per cui sono state proposte due Carriere di stop: il primo per il gomito sporto durante le fasi della mossa verso il fantino del Valdimontone "inducendo una partenza improvvisa del cavallo" ed il secondo "per l’azione di disturbo e di schiacciamento verso il basso sia nei confronti della rivale che delle altre Contrade". Anche Velluto, fantino della Lupa, si difende dalle accuse e ricorre alla giunta contro il Palio di squalifica. La Contrada di Vallerozzi ha depositato proprio ieri mattina le memorie contro la deplorazione per il comportamento di Velluto ed i suoi " continui tentativi di ostacolo nei confronti dell’Istrice". Anche quest’ultima ha fatto ricorso ma contro la censura, comminata come all’Oca (memorie depositate ieri mattina anche per Fontebranda) per il cambio di posto dei rispettivi fantini. Il Nicchio ha presentato le discolpe affinché siano ridotte le pene, in quanto a seguito delle due deplorazioni proposte da Giordano scatterebbe per sommatoria un Palio di stop. Neppure il Valdimontone accetta la censura per il comportamento tenuto da un mangino e da un contradaiolo in pista senza autorizzazione dopo la caduta al canape di Scompiglio. Questi ultimi rischiano per un Palio di non poter ricoprire incarichi soggetti ad approvazione ex articoli 17 e 75 del Regolamento.