
Tittia: "Svolta alla carriera Ma non inseguo record Sfido soltanto me stesso"
di Laura Valdesi
SIENA
"Nel Palio si deve crescere, andare avanti. E credo che stasera ho messo un punto molto importante nella mia carriera. Una svolta? Ribadisco, un punto molto importante". Fotografa così la decima vittoria, quella della stella, Tittia. Dopo abbracci con la sua Ilaria, con la stalla, con la gente della Selva con Massimo Milani che allena Violenta da Clodia e Theodore Westerman che ne è il proprietario. Adesso può indossare a buon diritto una corona, anche se il fantino continua a scuotere la testa. "Cinque Palii a fila, tutti di seguito, sembrava impossibile però nella vita mai porsi limiti. Ci ho lavorato tutto l’inverno, non mi sono mai fermato", confessa.
A questo punto caccia al record?
"Voglio sfidare solo me stesso, non intendo inseguire record".
Ci sono state fasi concitate con la Torre vi siete toccati
"Due cavalli un po’ particolare al canape. Ci poteva stare".
Hai avuto paura quando Zio Frac veniva forte dietro che potesse riprenderti?
"No, no. Violenta ha una marcia in più, era il primo cavallo del lotto, senza mezze misure".
Non a caso Tittia la cercava.
"Sì. Poi il posto al canape mi ha favorito. E’ venuto tutto bene"
A chi dedichi questa vittoria?
"Alla Selva perché penso in un palio importante così per me che rincorrevo la decima vittoria e cinque Palii a fila serviva davvero la Contrada con cui ho veramente un rapporto forte. Che mi fa sentire a casa, qui sono in famiglia. Ho trascorso quattro giorni proprio sereni. C’erano tante pressioni e chiacchiere, era difficile vincere, ce lo siamo detti più volte. La dedico alla Selva in primis, ma anche alla mia famiglia. Sono malato di lavoro durante l’anno, sempre al pezzo, mi sopportano e supportano in ogni aspetto. A loro".
Come sei riuscito ad isolarti dalle pressioni esterne?
"Stacco la spina ed entro nel mio mondo, io e il cavallo".
Violenta da Clodia ci sarà ad agosto? Sarà molto complicato.
"Sono sempre per i cavalli buoni".
Dopo il primo cavallo assegnato hai avuto dubbi su quella che sarebbe stata la scelta?
"No, per come avevo impostato il Palio no. Tra l’altro con una Contrada con cui da anni condividiamo tante cose insieme".
Qual’è stato il momento più difficile di questo palio?
"Sono stati tanti però il 29 è stata una giornata molto, molto pesante per me".
I guarda-fantino sono stati i tuoi scudieri.
"In questi giorni mi sono proprio approfittato di loro".
Cosa hai chiesto di particolare, sveliamo un segreto.
"Ho chiesto di dormire da solo anche perché si va verso i 40 e stare con ragazzi che fanno confusione non me la sono sentita. Poi mi sono stati vicini in tutto, mi hanno fatto sentire un ragazzo e per un fantino è molto importante passare 4 giorni spensierati".
Mettiamo allora questa corona?
"A chi?"
Re della Piazza ce n’è già uno, Aceto: Tittia chi è adesso?
"E’ sempre Giovanni. Macchè corona".
Cosa è accaduto negli ultimi anni?
"Uno matura e diventa uomo dopo anni e anni di lavoro. Mi sono sempre comportato bene con l’ambiente nei rapporti personali . Piano piano le cose si sono messe insieme e raccolgo i frutti".
Cosa rispondi a chi dice sei un po’ un cannibale per la fame di vittorie?
"Io faccio il mio lavoro, mi diverto a farlo e cerco di superare gli altri. I valori che mi ha trasmesso la famiglia, comportarsi perbene con tutti, fanno la differenza".
Pensi già ad agosto?
"Sì".