Da sotto i riflettori alla penna. L’attore Leonardo Pazzagli (foto), classe 1992, conosciuto per produzioni come Fedeltà, Un bacio, Pezzi Unici, Un passo dal cielo 7 sarà a Colle di Val D’Elsa domani sabato 16 novembre alle 17 nel ridotto del Teatro del Popolo per presentare il suo primo romanzo dal titolo "Finché sarai figlio". Leonardo è cresciuto proprio in provincia di Siena e torna nei suoi luoghi per parlare del suo esordio letterario. Il libro esplora un tema molto spinoso: l’emancipazione dalla famiglia, quel percorso di crescita che necessita a volte di uno strappo da quei legami fondamentali che col tempo si possono trasformare in legacci. È un libro che racconta un passaggio, dall’adolescenza all’età adulta, che implica necessariamente un cambiamento, un allontanamento, un prendere le distanze da quella vita da cui ci siamo sentiti protetti ma che non sentiamo più nostra. "Smettere di essere figli – spiega Leonardo Pazzagli - non è la panacea di tutti i mali, ma un necessario punto di partenza della vita adulta. Scrivere questo romanzo mi è servito per mettere a fuoco questo concetto". Nel libro vengono raccontati i destini di Giulio ed Elia che si incrociano all’Accademia Nazionale di Cinematografia. Hanno storie e caratteri differenti. Uno arriva dalla laboriosa Lombardia industriale, l’altro dalla sonnacchiosa provincia laziale. Uno è orfano di madre, sensibile e accondiscendente, l’altro è in guerra col mondo e non si fida di nessuno. Eppure qualcosa li lega: il sogno di diventare attori e un’amicizia che cresce nel tempo, tra amori infranti e attrazioni improvvise. Intorno a loro una piccola folla di personaggi legati all’Accademia e al mondo del Cinema. Leonardo Pazzagli è nato a Lecco nel 1992 ed è cresciuto tra Colle di Val D’Elsa, il Canada e il Brasile. A vent’anni si è trasferito a Roma e non intende più spostarsi. Si è laureato in Lettere Moderne e poi in Storia a La Sapienza e si è diplomato come attore al Centro Sperimentale di Cinematogra¬fia. Negli ultimi anni ha lavorato in varie opere per il cinema e la televisione.
Fabrizio Calabrese