CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Tornano influenza e Covid. I medici: "Vaccinatevi". Telefonate e sms ai pazienti

Pozzi, segretario della Fimmg di Siena: "Dall’1 ottobre somministrazioni nelle Rsa. Poi si inizia negli ambulatori. Bisogna potenziare la campagna di sensibilizzazione".

Al via il 7 ottobre la vaccinazione antinfluenzale e anti Covid da parte dei medici di base e dei pediatri di libera scelta

Al via il 7 ottobre la vaccinazione antinfluenzale e anti Covid da parte dei medici di base e dei pediatri di libera scelta

"La vaccinazione è prevenzione". Va dritto al punto Maurizio Pozzi, segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Siena, che si prepara dal 7 ottobre a somministrare il vaccino antinfluenzale e, in contemporanea, quello anti Covid 19 ai propri pazienti. La Regione ha infatti annunciato l’avvio della campagna di vaccinazione, che vedrà una prima fase nelle Rsa con inizio dal primo ottobre, mentre dal 7 l’attività coinvolgerà i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. La campagna riguarderà tutti gli assistiti con almeno sessanta anni di età e tutti coloro che rientrano tra i soggetti fragili. Anche in questo caso sarà offerto il vaccino antinfluenzale e anti Covid-19. Per gli assistiti invece che vorranno vaccinarsi in uno dei centri dell’Asl, a partire dal primo ottobre sarà possibile prenotarsi sul portale regionale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it.

Pozzi fa il punto della situazione: "In parte degli ospiti delle Rsa sono stati rilevati casi di Covid, che tuttavia sono stati marginalizzati rapidamente – spiega –. Per quanto riguarda invece l’influenza di stagione, ormai la previsione dei picchi è diventata aleatoria per i cambiamenti climatici. In ogni caso, è meglio arrivare preparati". Mano a mano che arriveranno le dosi di vaccino negli ambulatori, i medici di famiglia provvederanno alla somministrazione nei pazienti. L’analisi di Pozzi è lucida: "Di fronte a eventi eclatanti, si alza l’asticella della sensibilità. Abbiamo vissuto fasi di vaccinazione marginale da parte delle Asl – ricorda – poi con l’epidemia le somministrazioni si facevano da mattina a sera. Oggi per fortuna il numero totale di contagi e l’entità media dell’infezione sono gestibili". Ad agevolare è anche il fatto che "la popolazione è in buona parte vaccinata, quindi si crea ’l’immunità di gregge’. Ma il virus si modifica con facilità, sebbene l’agente contagioso sia meno aggressivo dal punto di vista clinico". Ai medici di famiglia non mancano le richieste di vaccinazione, ma Pozzi lancia un appello: "Noi telefoniamo agli over 60 e ai fragili, perché il 10% dei pazienti cronici in provincia è sotto costante monitoraggio, inoltre esponiamo cartelli informativi in ambulatorio, ma serve generare un senso della collettività. Il vaccino si fa, quando si sta bene. Non quando si ha paura".