Torraioli, ricorso in Cassazione inammissibile

Fronteggiamenti contradaioli a Siena: tradizione o reato? Processi in corso per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Sentenze confermate, ricorsi presentati. Contrade difendono rituali in Piazza.

di Laura Valdesi

SIENA

Fronteggiamenti per spirito di appartenenza all’insegna della tradizione per il mondo contradaiolo, reato punibile come rissa e resistenza a pubblico ufficiale per la procura. Una distanza abissale nel ’leggere’ le botte in Piazza avvenute dal 2015 ad oggi che non è stata sanata nel corso dei processi in corso tantomeno in quelli già conclusi. Ciò che a Siena si rivendica come "condivisa attitudine al confronto, anche materiale, tra le Contrade durante il Palio", codice alla mano ha per i giudici le caratteristiche di un parapiglia. Una rissa, come detto. Le tesi sostenute in aula

dal pm Sara Faina (ora a Parma) sono state sposate sia in primo grado che in appello da chi doveva decidere sul caso.

Il processo-madre nato dai fatti del 17 agosto 2015, che vedeva coinvolti contradaioli di Nicchio e Valdimontone ma anche di Onda e Torre, per questi ultimi si è concluso in via definitiva. I tredici condannati con rito abbreviato nel marzo 2018 a Siena, infatti, si sono visti confermare in appello la pena al pagamento di 150 euro di multa nell’ottobre 2022. Ed il ricorso presentato in Cassazione dall’avvocato Daniele Bielli lo scorso anno è stato ritenuto inammissibile. I fronteggiamenti in Piazza dunque sono stati valutati in via definitiva come rissa.

E anche nelle motivazioni dell’ottobre 2023 relative alle 27 assoluzioni fra Nicchio, Valdimontone e Onda si legge che sono arrivate solo per problemi di identificazione e non perché i fronteggiamenti siano riconosciuti tradizione paliesca storicamente consolidata". A dicembre per due contradaioli di Malborghetto condannati a 200 euro di multa per i fatti del 2015 è stato presentato ricorso in appello. "Non c’è ancora la data dell’udienza, comunque – spiega l’avvocato Alessandro Betti che li assiste – è intervenuta nel frattempo la prescrizione". Il 22 aprile riprende invece l’ultimo troncone, sempre per i fronteggiamenti Nicchio-Valdimontone ma del luglio 2018: 11 dei Pispini e 6 dei Servi accusati di rissa e 12 di loro anche di resistenza a pubblico ufficiale. Verranno ascoltati otto testimoni fra cui l’ex comandante della Municipale Marco Manganelli e l’attuale, pro tempore, Alfredo Zanchi. La strada è in salita ma il mondo contradaiolo non molla: impossibile giudicare i fronteggiamenti senza contestualizzarli in Piazza. Le Contrade sono un valore anche nei loro rituali più effervescenti.