Toto nomi per il dopo D’Urso, la Dei in pole

Il 'toto nomi' per il successore di D'Urso all'Asl Sud Est è aperto. Giani prenderà tempo per la nomina tra i candidati regionali e nazionali idonei.

Toto nomi per il dopo D’Urso, la Dei in pole

Il 'toto nomi' per il successore di D'Urso all'Asl Sud Est è aperto. Giani prenderà tempo per la nomina tra i candidati regionali e nazionali idonei.

E’ subito scattato il ‘toto nomi’ per succedere ad Antonio D’Urso alla guida dell’Asl Sud Est. Dopo la nomina da parte della giunta della Provincia autonoma di Trento, dell’attuale direttore generale della nostra Asl come prossimo dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali, ben tre province si stanno interrogando su chi prenderà il suo posto alla guida dell’Azienda sanitaria locale. D’Urso lascerà l’Asl solo a dicembre e il governatore Eugenio Giani, cui spetta la nomina del sostituto, si prenderà tutto il tempo per assegnare il nuovo incarico. Possono ambire alla successione tutti i presenti nella rosa regionale di idonei all’incarico di direttore generale di Azienda sanitaria, lista di candidati approvata nel luglio 2023; altresì c’è anche un albo nazionale di idonei, da cui poi deriva quello regionale. La lista toscana comprende 41 papabili direttori. Se prevarrà la linea della continuità, in pole position è Simona Dei (foto), senese, che un anno fa, nell’ottobre 2023, ha lasciato la direzione sanitaria dell’Asl Sud Est per diventare direttore generale dell’Asl Centro. Nella lista regionale degli idonei, sono diversi i nomi dei papabili per il dopo D’Urso: sempre sulla linea della continuità, è presente nell’albo nazionale l’attuale direttrice amministrativa dell’Asl Sud Est, Antonella Valeri; Dario Rosini, ex direttore del personale della Sud Est, oggi direttore amministrativo di Careggi; sempre in circolazione, il nome di Monica Calamai, oggi a Ferrara, cui probabilmente piacerebbe il ritorno a casa. Ma nell’elenco regionale figurano anche altri nomi noti: Antonio Barretta, Silvia Briani, Roberto Gusinu, Enrico Volpe e Francesco Ghelardi.

p.t