Tra polemiche e ricordi Unistrasi, niente lutto

Il rettore Montanari: "No bandiere a mezz’asta, niente inchini a quella storia"

L’Università per stranieri non seguirà l’indicazione del Governo che ieri ha disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici fino a mercoledì, giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi. La decisione è del rettore Tomaso Montanari: "Mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce alla propria coscienza e una università che si inchini a una storia come quella non è un’università".

Parole in coda a una nota inviata al personale, parzialmente diffusa sui social, di forte critica. "Di fronte a questa notizia – afferma Montanari – non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte a ogni morte. Ma il giudizio è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati". Poi le citazioni di P2, mafia, i rapporti con le donne, il "fiero sdoganamento dei fascisti", "l’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura". E via così.

Una lettura ovviamente opposta a quella che arriva dagli esponenti del centrodestra. "Per la nostra comunità politica viene a mancare una personalità fondamentale – dice Lorenzo Lorè, coordinatore provinciale di Forza Italia e neo assessore comunale –. Finisce un’era che ha segnato più generazioni, io stesso mi sono avvicinato alla militanza politica perché di Berlusconi apprezzavo il liguaggio dirompente rispetto al passato, la capacità di proporre idee e soluzioni innovative. È stato un grande imprenditore e un grande uomo politico, ma al tempo stesso anche una persona umile e propositiva, attenta alle esigenze del Paese e dei territori".

Clio Biondi Santi, da poco ex assessore in quota Forza Italia, ha postato sui social un selfie con Berlusconi: "Non ho parole per descrivere il dispiacere che provo nell’apprendere questa notizia. È stato davvero bello conoscerti, sei stato una forza della natura, un esempio. Ci mancherai. Arrivederci mitico presidente".

Il deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti ricorda che "Berlusconi non è mai stato uomo della destra politica ma ha avuto il merito storico di coinvolgere per primo nel nostro Paese la destra nel governo della Nazione. Con assoluto coraggio, ben prima della discesa in campo del gennaio del 1994, da imprenditore e profondo conoscitore del popolo italiano, dichiarò nel 1993 che se fosse stato un elettore romano, al ballottaggio fra Rutelli e Fini avrebbe votato il secondo".

Michelotti ricorda che "Berlusconi ha avuto modo di collaborare con Giorgia Meloni fin dal 2008 quando la volle giovane ministro del suo Governo, fino ai giorni nostri in cui non hai mai messo in discussione la ledership di Meloni alla guida del centrodestra. È stato un innovatore in ogni campo, dell’industria, dello sport e della politica. Ha fondato il bipolarismo e fino alla fine ha cercato, costruito e praticato l’unità del centro destra ritenendola un valore indiscutibile. Il centrodestra e l’Italia sapranno far tesoro della sua storia ed eredità politica".

O.P.