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"Traffico intollerabile sulla 429"

Il Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa punta il dito contro le consegne alla Distilleria Deta

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"Traffico pesante in notevole aumento sul vecchio tracciato della strada regionale 429". Cosa accade, in pratica? "Ai problemi della ciminiera, si sono aggiunti i fumi dei tubi di scappamento dei Tir che consegnano vinacce di cantine dell’Italia settentrionale alla Distilleria Deta". È il problema sollevato dal Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa, stavolta in materia di viabilità e di conseguenza di ripercussioni dal profilo ambientale, nell’area sulla quale insiste lo stabilimento per la produzione di alcol alla Zambra, in comune di Barberino Tavarnelle ma in un crocevia che interessa da vicino anche San Gimignano e Poggibonsi. Un ulteriore motivo di preoccupazione per la superficie geografica, ad ascoltare le argomentazioni degli stessi aderenti al Comitato sorto ufficialmente quasi un anno fa: "La transizione ecologica – si afferma – non transita a quanto pare dal nostro territorio. La Deta è stata a suo tempo acquistata dal marchio Mazzari, la cui proprietà è al 51 per cento della Cooperativa Sociale Lavorazione Vinacce. Un ente che annovera tra i suoi soci 62 soggetti tra aziende e cooperative del Nord, con una produzione stimata nel 20 per cento del totale nazionale di vino. problemi della ciminiera ora si sono aggiunti i fumi dei tubi di scappamento dei Tir che consegnano vinacce di cantine dell’alta Italia alla Deta. E’ ragionevole ipotizzare che tutte queste vinacce vengano inviate alla Deta per lavorarle e le vinacce esauste rimandate alla Mazzari per farne l’acido tartarico, l’attività principale". Da qui, dunque, l’incremento dei mezzi in transito lungo l’arteria. "Una questione sempre più opprimente", concludono dal Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa.

Paolo Bartalini