Tragedia in una casa ai Cappuccini. Trovano uomo morto. Forse da un mese

L’abitazione in via Michelangelo aperta dai pompieri, passati dalla finestra. Il 70enne era appassionato di armi

Tragedia in una casa ai Cappuccini. Trovano uomo morto. Forse da un mese

Tragedia in una casa ai Cappuccini. Trovano uomo morto. Forse da un mese

di Laura Valdesi

SIENA

"Deve essere successo qualcosa, laggiù allo slargo. C’erano i pompieri", conferma una donna che vive quasi in cima a via Michelangelo. C’è silenzio ai Cappuccini, molte famiglie ancora a lavoro. Tanti s’interrogano ma ancora non sanno della tragedia. Di quell’uomo, 70 anni, che è stato trovato morto in camera. Le condizioni del cadavere lasciano desumere che il decesso possa risalire addirittura ad un mese fa. L’ipotesi è che abbia accusato un malore senza risucire a chiamare aiuto. Sul posto, ieri poco dopo le 11, è arrivata anche la Municipale e una volante della polizia di stato per gli accertamenti. Non ci sono elementi che lascino aperte strade diverse, nessuna forzatura di porta e finestre.

L’allarme è scattato verso le 11.30. L’uomo, che non era sposato e viveva da solo, non rispondeva. I parenti più vicini – c’è chi parla di una cugina – non possedevano certo le chiavi dell’abitazione posta al terzo piano della prima palazzina al civico 24 di via Michelangelo. Così sono intervenuti i vigili del fuoco con l’autopompa e l’autoscala per poter raggiungere il terrazzo sul retro e da qui forzare la finestra. Nessun dubbio: una tragedia. L’uomo era morto da molti giorni. Probabilmente alcune settimane. All’interno c’erano diverse armi, secondo quanto emerso, di cui era collezionista. I vicini di casa sapevano della sua passione ad esempio per il tiro a segno. Sul posto il 118, una formalità constatare il decesso del pensionato che aveva lavorato, dicono nel quartiere, per lungo tempo al Campansi in cucina.

La salma, ultimati gli accertamenti, è stata poi rimossa dalla Pubblica assistenza. Sconcerto nella zona. Praticamente tutti lo conoscevano, anche se viene descritto come persona molto riservata. Niente internet, guardava poco anche la televisione. Forse per questo motivo nessuno si è stupito non sentendo trambusto in casa. Usciva a volte per andare a fare la spesa. Girava con la Panda rossa rimasta posteggiata davanti alla palazzina e un tempo appartenuta al padre. Praticamente era nato in via Michelangelo, raccontano ancora i residenti, nell’ultimo blocco al civico 24. "Cosa è successo", chiede un uomo che vive in un’abitazione vicina. "Un malore?", domanda ancora. "Le cause non le sappiamo", racconta un proprietario che svolge funzioni di piccola amministrazione e raccordo nel condominio. Una tragedia avvenuta in silenzio. L’ultimo contatto dell’uomo con alcuni parenti sarebbe avvenuto nel novembre scorso.