
Dopo il primo trapianto di rene da donatore positivo, al policlinico Le Scotte è stato effettuato un trapianto di polmone su un paziente che aveva contratto il virus che ha necessitato per 6 mesi della circolazione extracorporea a causa della patologia cui era affetto: fibrosi polmonare irreversibile post Covid. Si tratta del primo caso in Italia e uno dei primi al mondo. Il paziente, è un sacerdote missionario, Canon Henrique Fragelli, 55 anni brasiliano, a capo della missione Santa Teresa di Gesù bambino’ aperta nella giungla del Gabon nel 2012 e appartenente all’Istituto Cristo Re con sede a Firenze. Fragelli che aveva contratto il Sars-CoV-2 mentre era in Africa, aveva sviluppato un’insufficienza respiratoria per cui, rimpatriato in Italia, era stato ricoverato in rianimazione a Careggi, dove, a causa del peggioramento delle condizioni cliniche, era stato necessario il supporto di ossigenazione extracorporea grazie al Team Ecmo dello stesso ospedale fiorentino.
Dopo cinque mesi di supporto extracorporeo il quadro polmonare è ancora peggiorato per cui è stato attivato il percorso della rete trapianto di polmone della Regione Toscana, coordinato dalla professoressa Elena Bargagli, con il supporto di tutto il Dipartimento di Emergenza e dei trapianti, diretto dal professor Sabino Scolletta. I professionisti del centro trapianti dell’Aou Senese si sono recati a Firenze per la valutazione del paziente, che è stato poi trasferito a Siena nel reparto di Anestesia e Rianimazione Dea, dove è stato mantenuto in Ecmo per diverse settimane ed inserito in lista per trapianto.
Nel mese di novembre il paziente è stato sottoposto al trapianto di entrambi i polmoni grazie alla generosa donazione proveniente da un donatore di Parma e con il supporto della Misericordia di Siena per il trasporto organi. "È un risultato importante – commenta il direttore generale delle Scotte, Antonio Barretta – frutto della collaborazione tra l’Aou Senese e l’Aou Careggi, grazie all’accordo sottoscritto proprio per potenziare l’attività chirurgica del trapianto di polmone". L’intervento è stato effettuato dal direttore dell’Unità Trapianto di polmone, il professor Luca Luzzi, e dai chirurghi della Chirurgia Toracica.
Già dopo le prime 24 ore post trapianto non è stato più necessario il supporto extracorporeo e progressivamente il paziente ha sospeso la ventilazione meccanica fino a completa autonomia respiratoria per cui è stato trasferito in corsia, in Malattie dell’apparato respiratorio, per tornare ad una vita normale.
"Il paziente è stato dimesso in questi giorni e indirizzato ad un centro di riabilitazione specializzato – conclude il professor Luzzi -. Si tratta del terzo paziente in Italia trapiantato per fibrosi post Covid ma è il primo a ricevere il trapianto dopo un tempo così lungo di circolazione extracorporea". "Un grazie di cuore a tutte l’équipe che ha eseguito questa operazione così delicata e all’avanguardia. Ancora una volta il policlinico Santa Maria alle Scotte si è dimostrato un’eccellenza nel panorama della sanità pubblica", ha commentato il cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Paola Tomassoni