LAURA VALDESI
Cronaca

Trattori in marcia sulla Cassia. "Tutti a Roma"

Zucca : "Saremo una cinquantina da Bettolle. Le forze dell’ordine ci aiuteranno a fare un percorso in sicurezza"

Agricoltori in protesta al Casello Valdichiana

Agricoltori in protesta al Casello Valdichiana

Siena, 5 febbraio 2024 – E adesso tutti in marcia. L’unica strada possibile per raggiungere Roma con i trattori è la Cassia. Sull’autostrada non possono andare. Così stamani verso le 7 buona parte dei mezzi agricoli che hanno manifestato contro le regole imposte dall’Europa che affamano chi coltiva la terra e puntato il dito sulla forbice fra produzione e vendita, raggiungeranno Roma nord. E’ qui che ’Riscatto agricolo’, dopo aver ’acceso’ focolai di protesta in varie parti d’Italia, convergerà per farsi ascoltare dalle istituzioni italiane. E invocare un’inversione di tendenza che consenta alla categoria di continuare a vivere.

"Partiremo intorno alle 7, personalmente ho un trattore con rimorchio. Stimiamo che i mezzi che si metteranno in marcia da Bettolle diretti a Roma saranno 45, forse 50", conferma Alessandro Zucca, uno dei responsabili del presidio al casello Valdichiana dove da martedì si sono svolti cortei, tenendo accesi i riflettori sui problemi degli agricoltori. "E’ stato un grande successo, abbiamo ottenuto un’immensa solidarietà da parte dei cittadini – prosegue –, qui a Bettolle ci hanno persino portato frittelle, paste per fare colazione, dolci. Alcuni hanno chiesto se avevamo un iban per sostenerci economicamente. Tante le chiamate al riguardo ma qui c’è solo un cestino per le offerte che servivano poi per andare a comprare salsicce e carne da cuocere e mangiare insieme", aggiunge Zucca. Che ha 27 anni e un’azienda a Fogliano, alle porte di Siena, una delle più grandi della Toscana, dove da generazioni si allevano anche pecore. "Al posto del sangue ho la terra", dice per far capire quanta è la passione. La stessa che mette nell’alzare la voce per far capire a chi comanda che la categoria è allo stremo. Oggi sarà in prima fila a partire. "Le forze dell’ordine ci aiuteranno soprattutto per fare un percorso in sicurezza sulla Cassia. I nostri sono mezzi ingombranti e anche molto pesanti. Se uno si ferma perché non passa in un certo punto può creare disagi. Da Bettolle andremo verso Torrita, quindi Pienza, San Quirico e poi proseguiremo sempre sulla Cassia verso Roma. C’è una galleria, sotto l’Amiata, che è chiusa per cui dovremo salire per Radicofani. ", spiega Zucca.

"Questi giorni di protesta sono stati molto utili e importanti – gli fa eco Andrea Papa che ha un’azienda a Sovicille ed è un punto di riferimento del presidio di ’Riscatto agricolo’ –; ci siamo fatti sentire senza però creare disagi e provocare danni. Molti hanno condiviso la nostra protesta, applaudendo e suonando il clacson. Si è anche aperta una prima finestra di dialogo con alcuni che sono venuti a parlare con noi, qualche promessa c’è stata. Ma servono i fatti".

Dunque, dopo sei giorni di presidio 24 ore su 24 dei trattori e, di riflesso, delle forze dell’ordine con l’ausilio della Municipale di Sinalunga, ieri pomeriggio la manifestazione è formalmente terminata. Non ci sono stati cortei di trattori, come promesso, solo due-tre hanno girato. Anche perché iniziava il vicino carnevale di Foiano con l’arrivo di molti bus ed era previsto un importante afflusso di visitatori domenicali al vicino outlet. Tutto è filato liscio ma le forze dell’ordine sono rimaste al casello anche questa notte. E stamattina seguiranno, insieme alla Municipale, la partenza per Roma degli agricoltori facendo in modo che tutto si svolga senza disagi anche per chi ogni giorno percorre la Cassia. Ad ora non è stato dato dagli organizzatori alcun preavviso per eventuali nuove proteste al casello – deve essere comunicato tre giorni prima – per cui dovrebbe calare definitivamente il sipario. Per ora.