PINO DI BLASIO
Cronaca

Trecento nuove assunzioni al Monte. Siglata intesa tra banca e sindacati

La prima mossa della nuova responsabile Risorse Umane, Fiorella Ferri. I dipendenti andranno nelle filiali

Trecento nuove assunzioni al Monte. Siglata intesa tra banca e sindacati

Trecento nuove assunzioni al Monte. Siglata intesa tra banca e sindacati

Dopo l’annuncio del dividendo da 25 centesimi per azione, che ha fatto felici tutti gli azionisti, dal Ministero dell’Economia alle Fondazioni bancarie, per tacere dei fondi di investimento, e gli utili record di oltre 2 miliardi di euro, cifra mai raggiunta in 550 anni di Banca, il Monte dei Paschi sblocca anche la partita del personale. La prima mossa della nuova responsabile del Capitale Umano, o Risorse che dir si voglia, Fiorella Ferri, tra i dirigenti promossi dall’ad Luigi Lovaglio, è stata quella di raggiungere l’accordo con le organizzazioni sindacali per un primo pacchetto di assunzioni di nuovi dipendenti. "Saranno 300 le immissioni in servizio - scrivono le cinque sigle sindacali Mps in una nota - tramite una selezione prevista a breve. I nuovi dipendenti andranno a rinforzare gli organici della Rete Filiali".

Dopo la nota congiunta, partono le reazioni delle varie sigle. Stavolta arriva prima la Fisac Cgil: "Il coordinamento della Fisac CGIL è soddisfatto del risultato ottenuto perché questa intesa dà continuità ai recenti accordi raggiunti in tema di riconoscimenti economici e di sviluppo professionale e permette di guardare con ottimismo al definitivo rilancio di Banca MPS, ottenuto prevalentemente grazie alla tenacia ed alla professionalità delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori. Riteniamo queste assunzioni un nuovo passo in avanti verso un percorso che dovrà vedere la Banca MPS e i sindacati protagonisti nei prossimi mesi di nuove intese per la creazione di posti di lavoro e per un ulteriore miglioramento delle previsioni economiche e normative aziendali".

Federico Di Marcello, a nome della Fisac, ribadisce che il pacchetto di 300 assunzioni è arrivato "dopo le nostre iniziative dei mesi scorsi, le continue richieste anche all’ad Luigi Lovaglio di rafforzare gli organici. I 300 nuovi assunti saranno tutti destinati alla Rete commerciale entro l’anno, in buona parte entro la partenza delle prossime ferie. Abbiamo, inoltre, ottenuto l’attivazione di un tavolo permanente di confronto sulla gestione degli organici. Abbiamo ridato slancio alla contrattazione aziendale, l’accordo si è sbloccato ieri anche grazie all’euforia generale innescata da un bilancio record. Dovremo programmare - conclude Di Marcello - degli incontri tecnici a breve per stabilire le modalità e la mappa delle immissioni".

"L’accordo rappresenta una svolta per il Monte dei Paschi, per le colleghe e per i colleghi. Le assunzioni sono il primo passo in un nuovo cammino. Con oggi - afferma Guido Fasano, coordinatore Fabi in Mps - viene messo un punto fermo rispetto al passato e si dà una prospettiva nuova, dopo oltre 10 anni di sacrifici che sono stati indispensabili per mantenere in vita la banca più antica del mondo. I risultati di bilancio sono la conferma dell’importante risanamento compiuto in questi anni che ha consentito a Mps di rilanciarsi concretamente e di guardare al futuro con maggiore serenità e fiducia".

A chiusura della giornata, la nota del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini: "Sono orgoglioso e soddisfatto dei risultati di bilancio comunicati da Mps. Bene abbiamo fatto a sostenere le potenzialità della Banca anziché svenderla. Con utili superiori ai 2 miliardi, un patrimonio largamente in eccesso rispetto alle soglie regolamentari, Mps torna a generare valore al servizio del Paese. La banca è diventata una risorsa per le famiglie e le imprese italiane - scrive il ministro alle Infrastrutture - che restituisce dopo 13 anni, sotto forma di dividendo, circa 315 milioni. Non si tratta solo di risultati sporadici ma l’evidenza incontrovertibile di un nuovo corso rispetto alla stagione fallimentare del PD, frutto dell’intensa attività di riorganizzazione e potenziamento dell’Istituto di Siena, confermata con il successo del recente collocamento in Borsa del 25 per cento del suo capitale. Tutte attività - è l’epilogo - che noi abbiamo lealmente e convintamente sostenuto, anche quando in pochi ci credevano".