"Siamo molto soddisfatti nell’apprendere questa importantissima notizia, si tratta di un risultato da condividere con tutta la cittadinanza, istituzioni, associazioni". È il commento del sindaco di Trequanda, Andrea Francini, dopo l’annuncio da parte del ministero dell’Ambiente dell’elenco delle aree idonee a ospitare il Deposito nazionale delle scorie nucleari. Nell’elenco definitivo delle 51 aree non compare più quella ubicata nel Comune di Trequanda al confine con il Comune di Pienza, che venne inizialmente inserita nelle ’aree potenzialmente idonee’.
Nessun area della Toscana fa parte delle aree passate alla fase successiva di definizione: adesso la scelta finale del luogo che dovrà ospitare il Deposito nazionale ricadrà quindi su una di queste aree, o di altre aree che vorranno eventualmente autocandidarsi.
Finisce così l’ipotesi che per quasi tre anni ha visto anche il sito di Trequanda tra le aree potenzialmente idonee, e a cui si era subito opposta l’amministrazione locale. Un lavoro di contestazione che ha coinvolto fattivamente anche l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, che ha impegnato una task force di professionisti ed esperti per lavorare alle osservazioni per opporsi a tale decisione e per seguire tutti i passi formali per dimostrare l’inconsistenza di tale idoneità. Le osservazioni, giunte anche da associazioni locali, dalla cittadinanza e dalle istituzioni a più livelli, si sono dimostrate valide.
"Un grazie particolare – aggiunge il sindaco Francini – a Roberto Machetti che fin da subito si è speso per il raggiungimento di questo obiettivo, e a tutti i rappresentanti dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese e gli enti amministrativi a ogni livello. Questo risultato è stato possibile grazie a tutti coloro che hanno compreso l’importanza e il valore del nostro territorio e hanno permesso di certificare che l’inserimento iniziale di Trequanda nelle aree potenzialmente idonee è stato un errore".
"Proprio in questi giorni – aggiunge il sindaco – è arrivata anche la notizia di accesso alla fase finale della candidatura della Valdichiana Senese a Capitale italiana della cultura 2026. Il contemporaneo inserimento del nostro territorio tra le dieci finaliste e l’uscita dalle aree potenzialmente idonee per il Deposito nucleare, è la dimostrazione di quanto il nostro territorio abbia fatto sinergia e abbia remato nella stessa direzione, avendo ben chiara la propria vocazione".