Cassa integrazione ancora fino a domani allo stabilimento di Cusona di Trigano. Con un punto interrogativo per i giorni successivi. Il paradosso emerso nei mesi scorsi all’interno del comparto – aziende del camper piene di lavoro ma costrette al ricorso agli ammortizzatori sociali perché impossibilitate a produrre per la crisi internazionale delle materie prime e della conseguente mancanza di approvvigionamenti – continua a far sentire i suoi gravi effetti sul territorio della Valdelsa. Una superficie che, nel plein air, dà lavoro a più di un migliaio di addetti nelle diverse realtà, oltre all’indotto. Anche le ipotizzate nuove assunzioni, in uno scenario del genere, finiscono per ritrovarsi, giocoforza, congelate. Preoccupazione, senza mezzi termini, è espressa da Fim Cisl: "Urge un tavolo di confronto per salvaguardare i posti di lavoro nell’intero distretto della camperistica". Lo afferma, per la stessa sigla sindacale, Giuseppe Cesarano. Che aggiunge un invito per cercare di guardare al futuro, se possibile, con minore apprensione: "Ognuno provi a interpretare al meglio la sua parte. Nell’azienda e nelle organizzazioni sindacali deve prevalere il senso di responsabilità". Da qui la volontà di ribadire l’obiettivo e di formulare una proposta alle componenti interessate: "L’intento nostro è tutelare sia l’azienda che i propri lavoratori – conclude Cesarano – e ora più che mai è necessario, considerata la forte incertezza del quadro, monitorare con cadenza quotidiana la situazione. Per capire in che modo si sta evolvendo".
Paolo Bartalini