
Trigano, sindacati in azione "Chiediamo dei bonus straordinari anticrisi"
"Chiediamo dei bonus straordinari anticrisi. Strumenti che aiutino i lavoratori a superare questa fase di eccezionale difficoltà, in attesa di una normalità da tempo auspicata". È un invito preciso, quello che giunge alla direzione di Trigano dalla Rappresentanza sindacale unitaria Fim Cisl. L’appello è contenuto in un documento che prende spunto dal complesso momento produttivo che stanno attraversando gli addetti della camperistica, con particolare riguardo in questo caso allo stabilimento di Cusona. All’interno del quale, in questo mese di marzo, i giorni lavorativi e di cassa integrazione si sono praticamente equivalsi. Cinquanta e cinquanta per cento. "I ripetuti fermi dovuti alla mancanza di materiali che costringono l’azienda a ricorrere agli ammortizzatori sociali - si spiega dalla Rsu Fim Cisl - incidono in maniera pesante sulle buste paga dei lavoratori, in un periodo di forte crisi aggravata da eventi bellici". Perché il polo di Cusona merita un discorso a parte, rispetto alle altre realtà del settore? "L’unità produttiva di Cusona, lavorando nella logica Lean del Lotto 1, risente in maniera ancora più pressante del quadro attuale, avendo sistematicamente a che fare con stravolgimenti di vincoli di bilanciamento che mettono a dura prova i lavoratori, a livello sia fisico che mentale". Nonostante ciò, i dipendenti mai hanno mollato. Nessuno escluso. Secondo la Rsu Fim Cisl la proroga e talvolta la stabilizzazione degli operai a tempo determinato - avvenuta due mesi or sono per 94 unità - è un valore aggiunto di cui essere fieri che ripaga le parti sociali e anche la stessa azienda che mantiene occupazione e professionalità. "Dal 2008 - si ricorda - abbiamo affrontato ogni stagione condividendo anche scelte difficili e dolorose". Da qui il lancio dell’idea di un "ulteriore supporto", sotto forma di bonus straordinario. "Se è vero che dopo la pandemia la richiesta commerciale del prodotto è aumentata, permettendo non solo di mantenere i livelli occupazionali, ma anche di crearne ulteriori, dobbiamo constatare che questa crisi generata nella ricchezza ha portato a una scarsa reperibilità negli chassis, elementi basilari nel nostro ciclo produttivo". Fin qui il quadro descritto, in attesa delle risposte ad opera della direzione. "Ogni traguardo superato - concludono da Fim Cisl - è l’inizio di una nuova sfida".
Paolo Bartalini