MARCO BROGI
Cronaca

Truffa a un’anziana: "Ci dia soldi e gioielli". In azione i carabinieri. Arrestati due giovani

Prima la telefonata per comunicare il finto incidente causato dal figlio. Poi la richiesta di denaro per la cauzione. Ma la pensionata non ci casca. Intervengono i militari che bloccano la coppia di truffatori in flagranza.

Fallito il tentativo di truffa ai danni di un’anziana di Monteriggioni

Fallito il tentativo di truffa ai danni di un’anziana di Monteriggioni

Stavolta la truffa del finto carabiniere e del finto incidente ha fatto cilecca. I carabinieri, quelli veri, hanno arrestato in flagranza per tentata estorsione aggravata in concorso un ragazzo e una ragazza che con questa tecnica ormai collaudata in varie parti d’Italia e anche della nostra provincia, erano certi di centrare l’obiettivo: farsi consegnare 12mila euro da un’anziana di Monteriggioni. Ma la donna ha mangiato la foglia, avvertendo i carabinieri, che hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due malviventi: una 23enne e un 18enne, entrambi di Napoli.

Tutto è iniziato con una telefonata alla pensionata da parte di un fantomatico maresciallo dei carabinieri che le ha riferito di un grave incidente causato dal figlio della donna, trattenuto per questo in una caserma dell’Arma. Servivano 12mila euro di cauzione per liberarlo.

La pensionata però si è insospettita e ha avvertito le forze dell’ordine. Ed ecco entrare in azione i carabinieri della compagnia di Poggibonsi, che hanno messo a punto un piano che da lì a poco avrebbe dato i suoi frutti. Raggiunto l’appartamento dell’anziana, i militari si sono nascosti in una stanza e hanno aspettato che qualcuno venisse a ritirare i soldi. Dopo pochi minuti all’abitazione della pensionata si è presentata una ragazza, spacciandosi come collaboratrice dell’avvocato difensore del figlio della pensionata, per farsi consegnare denaro e gioielli. A quel punto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Monteriggioni, che hanno arrestato la ragazza. La stessa sorte è toccata al presunto complice, un 18enne che la aspettava in strada, a bordo di una auto appena noleggiata con la quale, se tutto fosse andato liscio, si sarebbero dati alla fuga con il bottino. La ragazza è stata trasferita nel carcere di Santo Spirito, mentre il 18enne è finito in quello di Sollicciano.

Anziani, dunque, ancora una volta nel mirino dei truffatori. Un ‘giochetto’, quello del falso incidente, che purtroppo ha tratto in inganno tante persone in là con gli anni, le più esposte ai malintenzionati. Tanti i casi che da da qualche tempo a questa parte si sono registrati anche nella nostra provincia.

Le vittime vengono contattate sul telefono fisso da un finto avvocato, che tira in ballo la storia del grave incidente provocato dal figlio o dalla figlia, aggiungendo che sono in stato di fermo in caserma e che per rimetterli in libertà bisogna pagare una cauzione: contanti o preziosi fa lo stesso. Poi, scatta la seconda parte della truffa: un finto carabiniere (o un finto avvocato, dipende dalla ‘fantasia’ dei malviventi) bussa alla porta della vittima di turno per ritirare soldi e gioielli. A volte gli autori del trucco riescono a mettere le mani sul bottino, altre, invece, il raggiro va a vuoto. Può capitare, infatti, come è successo a Monteriggioni, che la vittima non cada nel tranello e che ad attendere i malviventi ci siano i carabinieri. Quelli veri.