PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Truffa sul bonus cultura, il caso finisce in Parlamento

Michelotti, FdI: " Ne ho parlato con il ministro, aperta un’istruttoria interna". Franceschelli, Pd, annuncia un’interrogazione: "Lo Stato dia risposte ai giovani"

Per molti giovani è svanita l’opportunità del bonus cultura (foto d’archivio)

Siena, 26 luglio 2023 – ”I casi sono molto più diffusi di quello che si pensava inizialmente e riguardano tutto il Paese", conferma l’onorevole Francesco Michelotti, deputato senese di Fratelli d’Italia che, dopo la segnalazione de La Nazione Siena una settimana fa, ha portato il problema dello ‘scomparsobonus cultura dei diciottenni direttamente all’attenzione del ministero della Cultura, promotore del contributo di 500 euro per i giovani dal 2016. Il caso in questione è quello segnalatoci da tante famiglie senesi che hanno denunciato alla questura e alla polizia postale la truffa: i ragazzi al compimento del 18esimo anno di età infatti avrebbero potuto beneficiare del bonus ministeriale per l’acquisto di libri, partecipare ad eventi culturali, ma anche a corsi di teatro, musica e di lingua; senonché, registratisi con spid o carta d’identità elettronica nell’apposita applicazione digitale (18app), hanno scoperto che il loro bonus era già stato utilizzato da altri.

La truffa, che in rete viaggia probabilmente grazie ad un buco telematico attraverso il quale l’hacker si impadronisce dell’identità digitale del diciottenne e scarica il bonus, è tornata quest’anno, ma si era già manifestata due anni fa, nel 2021, nelle stesse modalità e con grandi numeri, sempre a Siena. "Ne ho parlato con il ministro Gennaro Sangiuliano e i funzionari della Cultura – dice l’onorevole Michelotti – ed è stata aperta un’istruttoria interna per capire l’entità del fenomeno e far luce sul presunto ‘buco’ nella App. Il ministro tra l’altro è legato alla nostra città, di cui è stato ospite in campagna elettorale e si occuperà della vicenda: siamo ancora in fase iniziale ma penso si possa procedere col verificare prima di tutto cosa sia avvenuto e poi ragionare su come rimborsare i ragazzi rimasti privi del bonus, totalmente o in parte".

Si muoverà ufficialmente con un’interrogazione parlamentare un gruppo di senatori Pd: "Domattina (oggi per chi legge ndr ) depositeremo il documento – conferma il senatore Silvio Franceschelli –: chiederemo al ministero della Cultura l’entità della truffa, il vulnus del sistema e chiederemo il ristoro dei bonus ai ragazzi che non hanno potuto beneficiarne. Bisognerà poi capire i tempi di risposta del ministero, certo noi seguiremo l’evolversi della vicenda: deve essere data una spiegazione e una risposta alle famiglie. L’elemento grave della questione è che i danneggiati sono i giovani, nel loro primo approccio alla vita reale, adulta. I ragazzi si aspettano che lo Stato sia garante del sistema: questo è il momento di ridargli fiducia, lo Stato deve dimostrare di esserci".